Sanità Castelli Romani, Noc: la preoccupazione di cittadini, amministratori comunali e sindaci. Paventate altre chiusure reparti

Pubblicato: Sabato, 07 Novembre 2020 - redazione attualità
 
  • ARICCIA (attualità) - Di Veronica:  potrebbero così saltare altri reparti per essere accorpati agli ospedali di Anzio, Velletri e Frascati, che sono già al collasso totale. Mi auguro che i sindaci di Genzano, Ariccia, Albano, Lanuvio, Velletri, Nemi, ma anche Aprilia, Ardea, che hanno numerosi cittadini che si curano al Noc, agiscano
     
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    Grande fermento al Nuovo Ospedale dei Castelli, dove da diverse settimane si rincorrono voci dagli addetti ai lavori, sindacalisti, sindaci, consiglieri comunali del territorio e cittadini, di una ulteriore chiusura di reparti per far posto ai malati covid19, visto la situazione di completa inadeguatezza nel fronteggiare la nuova emergenza pandemica .
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    "Sono diverse settimane che mi scrivono numerosi cittadini allarmati delle paventate ulteriori chiusure di reparti all'Ospedale dei Castelli - ha detto il consigliere comunale di "Città Futura" Cristian Di Veronica. Nel nostro comune abbiamo molti operatori sanitari che lavorano al Noc e sono preoccupati di dove dovranno andare a lavorare nei prossimi giorni. Al momento ci giungono notizie allarmanti anche dall'assemblea dei sindaci che dovranno riunirsi all'inizio della settimana prossima con i vertici della Asl RM6 per sapere lo scenario futuro dell'ospedale dei Castelli.
     

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    Sembra che dopo la richiesta avanzata dalla Regione Lazio il dg della Asl Roma6 Narciso Mostarda, deve trovare 200 posti in pochi giorni per i malati covid; potrebbero così saltare altri reparti del Noc per essere accorpati agli ospedali di Anzio, Velletri e Frascati, che sono già al collasso totale anche quelli. Mi auguro che i sindaci di Genzano, Ariccia, Albano, Lanuvio, Velletri, Nemi, ma anche Aprilia, Ardea, che hanno numerosi cittadini che si curano al Noc, mostrino gli attributi a Mostarda, D'amato e Zingaretti senza farsi incantare dalle loro richieste a modo di "incantatori di serpenti", solo perchè sono della loro parte politica. A discapito dei malati no covid che non sanno già dove andare a curarsi le patologie gravi, e con le paventate altre chiusure di reparti importanti, che potrebbero essere la cardiologia, chirurgia, medicina generale, sarebbero veramente in grande difficoltà, non avendo più ospedali dove curarsi sul territorio ". 
     

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    Anche il sindaco di Ariccia, Staccoli, ha espresso la sua preoccupazione per lo scenario di ulteriori  chiusure all'Ospedale di Fontana di Papa e la Lega Genzano sta preparando un documento molto duro per i prossimi giorni per scongiurare ulteriori chiusure di reparti ospedalieri al Noc, a cui il dg Mostarda starebbe già lavorando.  I 200 posti da trovare in pochi giorni secondo alcune indiscrezioni da fonti autorevoli sarebbero così ripartiti: ulteriori 100 al Noc, 80 ad Albano dove ora c'è la Rsa Covid (dove si stanno dimettendo molti dei pazienti anziani ricoverati negativizzati dal covid) e ulteriori 20-30 presso il Regina Apostolorum di Albano, che attualmente ne ospita una cinquantina. 
     
    " Si potrebbe riaprire il nostro Ospedale di Genzano a pieno regime -conclude Di Veronica - che ora lavora solo al 20% per i tamponi drive in, il laboratorio analisi e 30 posti per anziani debilitati. Perchè non riaprire subito tutti i piani fornendolo di tutte le attrezzatture necessarie per i malati covid. Visto, che poco prima di aprire la grande opera del Noc, erano stati spesi diversi milioni di euro per sistemarlo come Ospedale ed è dotato di posti letto, sale operatorie e reparti nuovi ".