STORIE - Museo Laboratorio della Mente, il Manicomio di Roma diventato Museo
Pubblicato: Giovedì, 05 Novembre 2020 - Giulia Bertotto
ROMA (attalità) - Il percorso di visita si sviluppa nel VI padiglione dell’ex manicomio di Roma di Santa Maria della Pietà
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Il Museo Laboratorio della Mente, gestito dalla Asl Roma1 nella capitale, narra la storia dell'istituzione manicomiale. Il suo obiettivo è quello di “elaborare una costante riflessione sul paradigma salute/malattia, sull’alterità, l’inclusione sociale, sulla politica delle cure e delle culture, sul coinvolgimento della comunità”. Il museo è stato aperto al pubblico nel 2000 e dal 2008 è attivo in collaborazione con Studio Azzurro, collettivo artistico di linguaggi e discipline. La sua missione è quella racchiusa nel paradosso Entrare fuori e uscire dentro.
Il percorso di visita si sviluppa nel VI padiglione dell’ex manicomio di Roma di Santa Maria della Pietà in un allestimento immersivo e multimediale: postazioni interattive, installazioni, immagini virtuali che si arricchiscono dell'archivio bibliotecario dell’ex Ospedale Psichiatrico Santa Maria della Pietà. Il passaggio dalla segregazione alla comunità non è un fine già raggiunto, ma anch'esso un percorso in divenire.
Questo luogo, come un faro nell'oscurità della storia che ha caratterizzato il disagio interiore, ci ricorda che la malattia mentale è, come ogni fatto umano, un'esperienza individuale, e dunque che coinvolge la sensibilità soggettiva della persona e non è solo una diagnosi. Il paziente psichiatrico conserva i suoi ricordi, vissuti, sensazioni, preferenze e paure uniche e inalienabili come ciscuno di noi. Forse oggi sembra scontato, ma non è sempre stato così.
Vediamo così all'interno del museo, le stanze inquietanti e desolanti dell'ex manicomio con le loro finestre sbarrate e le pareti livide, le incisioni sui muri, gli antichi strumenti per le visite e i lacci per immobilizzare i pazienti.
Sono passati più di quarant’anni dall’istituzione della legge 180 del 13 maggio 1978 , la Legge Basaglia, e appena venti dalla definitiva chiusura del manicomio di Roma. Questa legge ha rivoluzionato il modo di concepire e di relazionarsi con i pazienti psichiatrici.
Oltre la negazione del loro dolore ma anche al di là della demonizzazione che per secoli ha stigmatizzato queste persone. Per secoli queste persone sono state legate, sottoposte a esperimenti e spesso vittime di crudeltà in nome della “scienza”. Con Franco Basaglia è stata loro restituita dignità e l'identità: si è passati dalla ghettizzazione a un approccio fondato sull'ascolto della persona, con cure personalizzate, dialogo attivo, strategie volte alla sua emancipazione, soluzioni abitative, incentivi alle abilità del paziente e opportunità di lavoro.
La follia è stata quella dell'abbrutimento e della perdita di umanità avvenuta nei manicomi.
