Carcere di Velletri, detenuto tenta il suicidio: salvato dalla Polizia Penitenziaria

Pubblicato: Venerdì, 23 Ottobre 2020 - redazione attualità

 

Velletri, nuovi problemi al carcere di Velletri: il sindacato chiede  attenzione ed interventiVELLETRI (attualità) - La comunicazione del Sippe

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Nella tarda serata del 22.10.2020 un cinquasettenne detenuto Italiano è stato trovato privo di coscienza nella propria cella. Ad accorgersi del fatto è stato proprio l’Agente responsabile della sezione che durante il giro di controllo ha notato il corpo.

Grazie al tempestivo intervento dell’Agente responsabile della sezione, che ha allertato il Sovrintendente A. F. e il Preposto alla Sorveglianza Generale A. D. si è potuto evitare che accadesse il peggio.

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Il Sovrintendente A. F. ricevuto il messaggio di allerta, si recava immediatamente sul posto. Grazie alle sue capacità professionali e senza esitare ha prontamente effettuato il massaggio cardiaco al detenuto, facendo riprendere l‘ attività cardiaca.

Prontamente giungeva sul posto, anche il personale sanitario che con grande professionalità stabilizzavano il detenuto, in attesa che giungesse l’Ambulanza del 118 con l’ausilio dell’auto medica, già allertata mentre si effettuavano i primi soccorsi.

Il detenuto è stato immediatamente trasferito in codice rosso presso il nuovo Ospedale dei Castelli Romani, dove è stato preso in cura e piantonato dalla Polizia Penitenziaria.

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Non si conoscono di preciso quali sono state le cause che hanno cagionato il malore al detenuto, si presume che avesse preparto e assunto un quantitativo di varie essenze non specificate. Il detenuto risulta essere tossicodipendente da sostanze stupefacenti ed è seguito con la terapia somministrata dal Sert del Carcere.

A darne notizia sono i sindacalisti Carmine Olanda e Ciro Borrelli del SIPPE (Sindacato Polizia Penitenziaria) che da sempre denunciano le gravose condizioni in cui si trovano a lavorare tutti gli operatori penitenziari.

"Non è la prima volta che la Polizia Penitenziaria salva la vita ai detenuti – commenta Borrelli – ci congratuliamo per la grande capacità professionale dimostrata dal Sovrintendente A. F., dal personale Sanitario e dal soccorso 118 e Auto media, che sono giunti sul posto in tempi rapidissimi, ma non possiamo congratularci con la ASL RM6 di Albano Laziale per la cattiva organizzazione della Sanità nel Carcere di Velletri".

"E’ uno scandalo – conclude Olanda – in uno dei locali dell’infermeria adibito per la medicheria è presente un lettino barella, che in caso di estrema urgenza non si può trasportare il paziente dal primo piano al piano terra in caso dovesse essere trasportato in ambulanza, perché il lettino barella non passa attraverso la porta della stanza, oltre a non entrare neanche dentro l’ascensore.

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La cosa più scandalosa, è che tutti i Dirigenti ASL del Carcere di Velletri sanno che il lettino barella non passa attraverso la porta della stanza e non entra neanche dentro l’ascensore, ma non si preoccupano neanche per risolvere il problema, magari facendo in modo di fare acquistare un lettino barella adeguato alle esigenze logistiche interne del Carcere".

Il detenuto è stato trasportato dal primo piano al piano terra con il telo portaferiti grazie all’ utilizzo della forza fisica di sei persone tra Agenti e personale Sanitario.

"Come Sindacato denunceremo alle Autorità di competenza la cattiva gestione delle risorse e del Personale Sanitario che opera nel Penitenziario di Velletri - prosegue il sindacalista - perché possiamo assolutamente accettare che i Dirigenti ASL presenti nel Penitenziario, oltre a fare finta di niente sulla mancanza dei suppellettili sanitari non si preoccupano neanche a distribuire in modo equo carichi di lavoro inerenti alle visite mediche a tutti i medici, che attualmente ricadono solo ad alcuni sanitari che svolgono servizio come medico di guardia".