Quelli del "non ce n'è coviddi": dal negazionismo, agli analfabeti al nuovo boom di contagi. Alle nuove chiusure
Pubblicato: Mercoledì, 07 Ottobre 2020 - redazione attualitàilmamilio.it - contenuto esclusivo
Era il 19 agosto quando, meno di due mesi fa, scrivevamo testualmente "Covid boom, 642 casi come il 23 maggio. Nuove chiusure in arrivo, alla faccia di stolti, analfabeti e negazionisti".
Il nostro articolo venne ricoperto di insulti da parte proprio di quei negazionisti ed analfabeti funzionali che, ne siamo certi, oggi sono tra i primi che affollano i drive-in in attesa di un tampone.
Dove sono tutti quelli che per mesi hanno continuato a negare l'evidenza?
Se appaiono inaccettabili i ritardi di un sistema sanitario che non riesce ancora a garantire una rapida diagnosi della positività, (oggi servono ancora 48-72 ore...) allo stesso tempo appare purtroppo evidente che quando meno di 2 mesi fa ventilavamo nuove chiusure alla luce della prima impennata, non eravamo lontani da quanto sta avvenendo in questi giorni.
Giorni, questi, nei quali il dato quotidiano dei nuovi contagi è fino a 5 volte superiore a quello di metà agosto: i sacrifici fatti nei lunghi due mesi di lockdown rischiano di essere vanificati anche dall'incoscienza di chi fino a queste ultime settimane ha continuato a considerare il covid un complotto, una mistificazione, una "manovra economica" del governo.
Ci tocca purtroppo in sorte anche questo genere di pensieri. Il vero auspicio è che il nostro sistema sanitario possa adeguarsi sempre più rapidamente alle esigenze di diagnosi rapide e che, soprattutto, un vaccino sia presto disponibile.
A proposito di vaccini: la confusione che sta regnando sottotraccia per quello antinfluenzale lascia intravedere tempi duri anche quando, finalmente, l'antidoto per il virus che ha messo in ginocchio il mondo sarà finalmente disponibile.