Rocca di Papa, Giannone: "Io Petrolati & C. ennesima maldicenza su di me"
Pubblicato: Mercoledì, 25 Ottobre 2017 - redazione politicailmamilio.it
Dalla vicesindata Veronica Giannone in replica al nostro articolo riceviamo e pubblichiamo.
"Dispiace ancora una volta dover ribattere al consueto articolo dalle larghe e (mi perdoni Direttore!) ciarlone considerazioni de "ilmamilio.it". (LEGGI l'articolo) Che siano voci di popolo, desideri reconditi o molto più semplicemente serpeggianti maldicenze dei suggeritori di professione, smentisco in toto la vicinanza politica a Bruno Petrolati, Mdp, quindi Elisa Pucci, nonché Pasquale Boccia e Carlo Ponzo. Nulla a che dire di Bruno Petrolati. Malgrado in passato ci sia stato qualche scambio di parole acceso, dovuto a diverse vedute su aspetti prettamente politici, oggi ci salutiamo con rispetto reciproco.
Di contro posso affermare con convinzione la dissociazione politica da figure come Pasquale Boccia e Elisa Pucci, mera portatrice adepta della liturgia "bocciana" nella causa di Roberto Speranza. Di Ponzo posso dire semplicemente che addirittura non abbiamo mai scambiato parola.
A conclusione di questo e sinteticamente parlando, altre argomentazioni a tutela di una tesi mamiliama su una possibile caduta in quella "tela fatta di una trama fittissima di contatti e relazioni", non ve ne sono e per quanto mi riguarda non ve ne saranno mai.
Risposta del direttore: Mi perdoni la vicesindaca se in questa occasione mi trovo costretto a rispondere. Non tanto nell'entrare nel merito delle sue dichiarazioni né tantomeno nel merito di quanto riportato dalla nostra testata, che solo il tempo saprà dirci quanto veritiere (ma in queste cose finora ilmamilio.it ci ha preso spesso e volentieri), quanto al titolo che ha suggerito per questo suo comunicato e che abbiamo fedelmente riportato.
Dopo aver fedelmente ed attentamente pubblicato la sua nota di qualche giorno fa nella quale denunciava pressioni e minacce nei suoi confronti (LEGGI l'articolo del 18 ottobre), nota alla quale non è stato dato seguito alcuno, stupisce davvero che la vicesindaca bolli come "maldicenze" (prim'ancora che cialtronerie, ma su questo il temo sarà galantuomo) mere ipotesi politiche che, ci perdoni ancora signora Giannone, rientrano pienamente nelle nostre prerogative e nella nostra libertà di osservazione ed analisi.
Evidentemente, le maldicenze sono altro e stupisce che la vicesindaca dopo un anno e mezzo di esperienza amministrativa non abbia ancora imparato a distinguere l'ambito politico da quello non politico. Noi, cara vicesindaca, parliamo di politica. Di minacce, pressioni e altro ha parlato lei.
Lanciando il sasso in uno stagno che non si è neanche mosso e per il quale ha per ora deciso di non dettagliare.