Torre Angela, a luglio erano entrati in un appartamento rapinando i presenti. Identificato uno dei due malviventi, ora in carcere

Pubblicato: Giovedì, 01 Ottobre 2020 - redazione cronaca

 

 
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ROMA (attualità) - Si cerca il complice

ilmamilio.it - nota della Questura di Roma

Indagato per rapina in concorso con un’altra persona, rimasta al momento ignota, un ragazzo di 24 anni, domiciliato presso il campo Nomadi di via di Salone, è stato arrestato martedì scorso dagli agenti della Polizia id Stato del commissariato Casilino Nuovo, diretto da Michele Peloso, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale Penale.

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Il giovane, il 16 luglio scorso, intorno alle 19.30,  era entrato in un appartamento di via Castelvenere attraverso la finestra del bagno insieme ad un complice. Entrambi travisati, avevano rinchiuso i presenti - moglie, marito, figlioletto di pochi giorni ed una zia di questi - nella camera da letto minacciandoli con un coltello ed intimandogli di stare in silenzio.

Il complice del 24enne intanto, aveva iniziato a rovistare in tutta la casa asportando un bracciale d’oro e 800 euro. Fuggiti dalla finestra avevano fatto perdere le proprie tracce.  

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In sede di denuncia, gli investigatori, acquisita la descrizione dei due malviventi, si sono subito attivati per la ricerca degli stessi, acquisendo così le immagini registrate dalla telecamera di sorveglianza installate presso l’appartamento e da cui si poteva chiaramente notare la figura di uno dei due ragazzi entrati nell’appartamento che, privo di guanti,  stava rovistando in casa.

A quel punto, sul luogo della rapina,  è stata fatta intervenire una squadra della Polizia Scientifica che ha provveduto alla rilevazione delle impronte presenti nell’appartamento.

I successivi sviluppi, conseguenti alla comparazione delle impronte con quelle catalogate nel sistema A.P.F.I.S., hanno consentito di associarle proprio all’arrestato.

Informata l’autorità giudiziaria sull’esito delle indagini, questa ha emesso nei confronti del 24enne un’ordinanza di custodia cautelare, eseguita dagli agenti del commissariato che dopo la notifica del provvedimento, lo hanno accompagnato in carcere.

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