Frascati: soldi incassati per mense e scuolabus e mai versati al Comune per 615mila euro. Fiasco: "Mastrosanti chieda scusa alla città"

Pubblicato: Mercoledì, 25 Ottobre 2017 - redazione attualità

FRASCATI (attualità) - Quasi nulla è rientrato dopo lo scoppio del caso nel gennaio 2015. Crediti che si aggiungono agli altri 800mila euro nel settore servizi scolastici e patrimonio comunale

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Ricordate i commercianti che tra il 2010 e il 2014, durante l'Amministrazione dell'allora sindaco Stefano Di Tommaso invece di versare al Comune di Frascati i soldi raccolti dalla vendita dei buoni mensa e trasporto scolastico, li tennero per sé? Lo scandalo uscì fuori nel corso delle vacanze natalizie e fu grande (LEGGI l'articolo del 3 gennaio 2015): all'epoca si trattava di 840mila euro. Tutti soldi che i commercianti in questione, che furono anche denunciati in sede penale, avrebbero dovuto rigirare al Comune e per i quali vennero fatti piani di rientro. Disattesi a quanto pare.

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Ebbene: secondo quanto accertato in queste ore dal consigliere Mirko Fiasco, sarebbero ancora ben 615mila gli euro che il Comune di Frascati deve ottenere da questi commercianti. Un credito ingente, importante e che rischia di non poter più essere incassato dall'Ente tuscolano.

tecnocasa2Non fossero dunque bastati i crediti esigibili relativi al patrimonio per circa 335mila euro (LEGGI l'articolo di ieri), quelli delle famiglie che in questi ultimi 2 anni non hanno pagato il servizio mensa, trasporto scolastico e asili per 480mila euro (LEGGI l'articolo del 23 ottobre), ecco l'ulteriore residuo attivo per il quale in questi anni poco o nulla è stato fatto per recuerare i crediti vantati dal Comune di Frascati.

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Solo sul settore scuola, dunque, il Comune tuscolano ha un credito di 1,1 milioni di euro: soldi per i quali servirebbe una forte azione di recupero. Durissimo l'attacco del consigliere Fiasco (Frascati futura/Territorio protagonista): "Il sindaco Roberto Mastrosanti dovrebbe semplicemente chiedere scusa ai cittadini di Frascati. C'era lui come superassessore quando accadevano queste cose: quando alcuni commercianti autorizzati alla vendita di buoni pasto e scuolabus invece che riversare i soldi al Comune, li intascavano, il controllo politico era il suo. Cosa ha fatto? Cosa fa invece oggi per rientrare di quei crediti?".

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"Ancora una volta - aggiunge il consigliere di opposizione - chiamo in causa la consigliera delegata alla Scuola, Paola Gizzi, dalla quale non ho avuto alcuna risposta dopo la denuncia dei 480mila euro che le famiglie morose devono per i servizi scolastici e l'assessore al Bilancio Claudio Gori. Credo che spetti anche a lui viste le competenze delineare la linea politica ed operativa per tentare di recuperare queste somme. Frascati non può continuare a dividersi tra cittadini che pagano regolarmente e furbetti".

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