Ciampino, sul possibile cambio di nome dell’Aula Consiliare e della Biblioteca interviene Rugghia: "Nenni e Pasolini perché no?"

Pubblicato: Venerdì, 25 Settembre 2020 - redazione attualità

 

CIAMPINO (attualità) - L'intervento dell'ex sindaco e deputato

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Riceviamo e pubblichiamo:

"La inaugurazione del 23 maggio 1997 della biblioteca e quella della sede del consiglio comunale  del 27 marzo 1999, sono stati da tutti noi vissuti come importanti obiettivi raggiunti nel processo di costruzione della città di Ciampino, a prescindere dalle appartenenze politiche. Ha prevalso in quelle occasioni, come poche altre volte, il senso di comunità e la condivisione di una storia comune.

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E nessuno ha mai messo in discussione l’intitolazione della sala consiliare e della biblioteca a due straordinarie personalità dello scorso secolo: Pietro Nenni e Pier Paolo Pasolini. Proporre di re-intitolare dopo oltre 20 anni, le due sedi più importanti della democrazia e della Cultura di Ciampino, significa una cosa sola: per il Sindaco e la Giunta comunale Nenni e Pasolini non sono degni del riconoscimento che Ciampino gli ha tributato. E perchè mai?

Pietro Nenni: combattente antifascista, perseguitato politico, padre costituente, una vita spesa per la difesa del mondo del lavoro. Cosa c’è  nella biografia di Pietro Nenni che turba l’amministrazione comunale?

Pier Paolo Pasolini: scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale italiano, in assoluto uno dei più grandi protagonisti della nostra cultura del novecento, legato a Ciampino dove ha insegnato nei primi anni ‘50 nella scuola Bollotta mentre scriveva “Ragazzi di vita”, capolavoro della letteratura italiana. Perchè sarebbe indegno Pasolini dell’intitolazione della biblioteca, per la sua opera ?

Ancora per la giunta comunale e la maggioranza che la sostiene non parla nessuno ed è un brutto segno perchè quasi sempre chi tace acconsente. Nessuno pensi di far passare sotto silenzio tali decisioni: i ciampinesi hanno il diritto di conoscere le intenzioni dell’amministrazione perché in questa vicenda ci sono in ballo principi e valori che vanno difesi e che tengono insieme la nostra comunità.

Antonio Rugghia"

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