Lavorare da remoto, i 3 tool utili per un futuro all’insegna dello smart working

Pubblicato: Mercoledì, 23 Settembre 2020 - redazione attualità

home office ilmamilioROMA (attualità) - Come l'emergenza pandemica ha cambiato le nostre abitudini anche lavorative

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La diffusione massiva dello smart working è nata, come tutti sappiamo, per una questione di mera necessità adattativa alla pandemia causata dal virus Sar Cov 2. Infatti le statistiche fino al 2019 parlavano di una diffusione del lavoro da casa intorno al 5% in tutta Europa, nel 2020 la percentuale è salita fino al 40%.

Anche in Italia il balzo in avanti è stato notevole passando da una media di 1,2% a 8,8% del totale delle persone regolarmente impegnate in un’attività lavorativa. Senza contare poi che alcuni settori fanno registrare punte che superano il 40% degli impiegati in smart working. Ma il fattore interessante è che tale pratica si sta rivelando proficua sotto diversi punti di vista e si ragiona su come ampliarla e riconfermarla nel tempo.

Per rendere possibile questa transizione però non c’è bisogno solo di leggi ma anche di strumenti che consentano al dipendente di restare al passo con le proprie esigenze lavorative. Pertanto, in questo articolo, vogliamo parlare di alcuni tool digitali che consentono di rendere agevole il lavoro da casa grazie a una semplice connessione adsl.

Teleconferenze

I programmi certamente più utilizzati nel periodo del lockdown sono stati quelli utili a mantenere una buona e fluida comunicazione con i propri colleghi. Si tratta di software per videochiamate e videoconferenze, parliamo quindi soprattutto di Zoom.

Si tratta di un tool online, scaricabile su qualsiasi device e disponibile sia in una versione free che a pagamento. Ottimo per le chiamate di gruppo, quindi per eseguire delle riunioni a distanza. Basta semplicemente registrarsi e aprire una room digitale nella quale poter svolgere una riunione (per accedervi c’è bisogno dell’invito dell’organizzatore). Nella versione free c’è un limite di minutaggio di 40 minuti, ma durante i mesi più difficili del covid la piattaforma ha spesso concesso una deroga a questo limite.

Informazioni verificate e facilmente reperibili

Anche l’informazione ha avuto un’importanza davvero fondamentale in questi mesi, per cui anche in futuro resterà l’esigenza di restare sempre ben informati e senza troppo sforzo, affinché non venga meno il diritto all'informazione. Esistono servizi come quelli offerti dalle piattaforme online per la gestione degli abbonamenti a giornali, riviste online e quotidiani digitali. Già nel periodo precedente alla pandemia, questo servizio forniva alle aziende rassegne stampa personalizzate, realizzate su misura a seconda delle singole esigenze. Ora che il personale va dislocandosi il servizio principale passa sul digitale, offrendo la medesima possibilità ma attraverso una consegna di pdf recanti le notizie di tutti gli organi di informazione ai quali ci si è abbonati. Una sorta di gestionale dei propri canali informativi, una risorsa indispensabile in un periodo così confuso e turbolento.

File sharing

Qual è la miglior soluzione per quei dipendenti che non hanno la possibilità di salvare da remoto sui server aziendali? Sicuramente il trasferire i documenti attraverso una piattaforma di file sharing. La più importante e funzionale è WeTransfer che consente il passaggio di file dal peso di massimo 2gb, un’enormità se consideriamo le limitazioni di mail o di altri software dedicati al trasferimento di file.

Bisogna però fare attenzione a un aspetto: il programma eliminerà ogni documentazione dopo 7 giorni, il che è positivo sotto l’aspetto della privacy, ma bisogna ricordarsi di tenere sempre una traccia di questi documenti su un hard disk a portata di mano.