Marino - DF Academy: Battelli a tutto campo su scuola calcio, metodo a stazioni e centri tecnici federali
Pubblicato: Martedì, 01 Settembre 2020 - Redazione sport
MARINO (sport) - Shasa Battelli ricopre i ruoli di responsabile Primi Calci e Piccoli Amici e di direttore tecnico della Scuola Calcio della DF Academy
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È carico per la nuova stagione Shasa Battelli, che ricopre i ruoli di responsabile Primi Calci e Piccoli Amici e di direttore tecnico della Scuola Calcio della DF Academy.
Il tecnico ha le idee chiare sul lavoro da mettere in campo con i più piccoli: “É semplice! Tanto divertimento funzionale. Primi Calci e Piccoli Amici hanno come obiettivo primario quello di apprendere più nozioni possibili attraverso delle esercitazioni ludiche e divertenti. La funzione principale deve essere quella di stimolare la più ampia gamma di abilità motorie che con la crescita porteranno i ragazzi o ragazze a migliorarsi anche sotto l’aspetto tecnico del calcio. Tutte quelle attività che una volta erano quotidiane, come correre in strada, rotolarsi o arrampicarsi, e che ora purtroppo, data la frenesia della vita, vengono meno devono essere nuovamente riportate al centro dello sviluppo – spiega Sasha Battelli - Un bambino che non sa correre o addirittura cadere senza rischi, avrà più difficoltà a controllare un pallone o ad affrontare un avversario. La componente che non deve mancare per nessun motivo è quella dell’apprendimento divertente. Stimolando, come già detto, con giochi di strada anche la competizione e la competitività di ogni singolo individuo”.
Il metodo di allenamento targato DF Academy si caratterizza per la presenza delle cosiddette “stazioni”. Queste ultime si applicano anche nelle categorie Esordienti e Pulcini: “È un approccio di lavoro funzionale a quello che è lo sviluppo diretto dell’atleta – commenta il tecnico - con la possibilità di strutturare un lavoro organico proprio su quattro stazioni coinvolgendo un numero ridotto di ragazzi o ragazze. In questo modo l’allenatore può concentrare le sue attenzioni su ogni singolo aspetto. In questo modo, lo stimolo visivo ma soprattutto motorio del calciatore è accentuato progressivamente. Si passa in poco tempo da una parte motoria ad una tecnica, per poi arrivare a quella situazionale. Non c’è tempo di rilassare la propria mente, l’attenzione deve essere sempre massima. Ogni seduta ha una sua caratteristica univoca, per questo motivo su tutte le stazioni si avrà sempre un’attività completa e funzionale che al suo termine porterà i ragazzi a possedere una conoscenza completa di quello che è il gesto tecnico specifico e della sua applicabilità durante la gara”.
Un lavoro sul campo che si auspica diventi sempre più organico fra tutte le realtà presenti nel quadrante territoriale. A tale proposito è fondamentale il ruolo dei Centri Tecnici Federali.
“I centri tecnici federali sono un modello a cui aspirare per poter avere un metodo completo e soprattutto unico a livello territoriale – sottolinea Sasha Battelli - Se tutte le società applicassero lo stesso modello di lavoro ne guadagneremmo a livello calcistico a tutti i livelli. Basti pensare che in Germania come in altre nazioni si è basata la ricostituzione del professionismo proprio su un modello unico di lavoro anche nei dilettanti. La possibilità di confronto tra ragazzi e ragazze di realtà diverse, con aspetti sociali completamente unici tra loro, può solamente portare dei vantaggi per tutti. Il coinvolgimento di tutte le singole società sarebbe utile per lo sviluppo costante, al fine di strutturare al meglio questa funzione. Arrivare a portare sempre più ragazzi all’interno dei centri federali con conoscenze più simili possibili tra loro a livello di didattica, non può che stimolare e velocizzare ulteriormente la crescita dei singoli atleti ma anche dei gruppi squadra del futuro”.
