Ciampino, il cemento alla Folgarella e il rischio della “doppia fregatura”

Pubblicato: Martedì, 01 Settembre 2020 - Redazione politica

CIAMPINO (politica) - Opera di pubblica utilità che l'Amministrazione della sindaca Ballico ha individuato nel completamento strutturale del Teatro Comunale

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Nella città dove il cemento non è mai mancato non può non fare eco un progetto dove il cemento è protagonista. Oggetto del dibattito politico è ancora una volta il Programma Integrato di Intervento, in Variante al Piano Regolatore Generale vigente, localizzato in via Reverberi angolo viale Kennedy e via Lucrezia Romana. Siamo in zona Folgarella, un quartiere cittadino pieno di palazzi e pochi spazi verdi.

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Un quartiere la cui comunità chiede nuove forme di socialità, in questi anni rimaste sostanzialmente chimera. Il programma integrato, come noto, oltre alla realizzazione di nuove costruzioni prevede anche la delocalizzazione dell'opera pubblica fuori dal comparto oggetto dell'intervento, ovvero la Folgarella.

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Opera di pubblica utilità che l'Amministrazione della sindaca Ballico ha individuato nel completamento strutturale del Teatro Comunale, struttura che da dieci e passa anni fatica a vedere definitiva ultimazione. “Abbiamo diverse perplessità rispetto alla effettiva realizzazione degli interventi del soggetto privato, allocati fuori dal comparto - denuncia il consigliere comunale di Diritti in Comune, Alessandro Porchetta -. In primo luogo i 600 giorni a disposizione per eseguire i lavori dell'ex Cantina Sociale, ovvero il Teatro e la Biblioteca. Tempi eccessivamente ampi per un appalto di circa 860mila euro. Non ci piace affatto che le opere pubbliche previste per il completamento e la messa in sicurezza dell'ex Cantina Sociale siano gestite dal soggetto attuatore del piano urbanistico invece che dal Comune, fuori dal comparto oggetto dell'intervento”.

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Diritti in Comune e il suo consigliere, dunque, prima annunciano che sul progetto integrato di via Reverberi verrà presentato “un esposto alla Vigilanza Urbanistica della Regione Lazio”. E poi rilanciano: “Esercitaremo la massima vigilanza su come questo soggetto attuatore (il privato), che deve operare con le identiche regole di una stazione appaltante pubblica, espleterà sia la gara per la progettazione che quella per l'esecuzione dei lavori. Con identico rigore verificheremo la congruità dei prezzari applicati e che tutti i permessi (visto che si opererà su immobili gravati da vincoli diretti ed indiretti) siano acquisiti preventivamente presso la competente Sovrintendenza affinché non si verifichino in corso d'opera lunghi ed onerosi fermi dei lavori con conseguente contenziosi ed inaccettabili ritardi sulla consegna dei beni pubblici Teatro e Biblioteca alla cittadinanza”. Altro dubbio di Diritti in Comune è che la somma prevista per l'intervento, "verosimilmente non permetterà il completamento dei lavori all'ex Cantina Sociale, e il rischio concreto è una doppia fregatura: la Folgarella al posto della riqualificazione si ritroverà meno verde e altro cemento e la città senza teatro e spazi pubblici pienamente fruibili”, conclude il consigliere Porchetta.

 

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