Il Palaghiaccio di Marino tra degrado e oblio. AAA Comune cercasi
Pubblicato: Martedì, 01 Settembre 2020 - Redazione attualità
MARINO (attualità) - La celebre struttura di Cava dei Selci fatica a rialzarsi, a ritrovare il prestigio di un tempo, quello di venti-trenta anni fa quando ospitava concerti di grido, capodanni in allegria e, soprattutto, la bellissima pista del ghiaccio
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Metti una domenica di fine agosto al Palaghiaccio di Marino… e metti pure un po’ di “fratte”, un po’ di ruggine e un po’ di sporcizia. Mescola bene e il degrado è pronto, cotto a puntino.
A dire il vero, un piatto pronto da diversi mesi, che nessuno però vuole mangiare e godersi. Eh sì, perché la celebre struttura di Cava dei Selci fatica a rialzarsi, a ritrovare il prestigio di un tempo, quello di venti-trenta anni fa quando ospitava concerti di grido, capodanni in allegria e, soprattutto, la bellissima pista del ghiaccio, metà di migliaia di ragazzi e di campioncini sul filo di lama. Un sogno, all’epoca realtà, oggi trasformatosi in incubo.
Infatti, il Palaghiaccio giace chiuso, nell’oblio, nel dimenticatoio, con l’ombra di un progetto di ipermercato: non la soluzione migliore, per molti, ma la più veloce. Altri lo vorrebbero come negli antichi fasti, come struttura sportiva e ricreativa dei tempi andati, come simbolo 2.0 della comunità marinese.
Visto e considerato che quella storica struttura è nata anche con finanziamenti a fondo perduto, è nata anche su territori strappati grazie alla lotta fatta dai cittadini ed è nata anche da una concessione “perpetua”, approvata in un Consiglio comunale di tanti anni fa. La domanda che in tanti si fanno è: cosa sta facendo l’amministrazione comunale del sindaco Colizza? L’assessore Trinca, in tempi non sospetti, non aveva smentito l’interesse di Esselunga ma non sembra mai aver fornito ufficializzazioni in merito alla destinazione d’uso del Palaghiaccio, che va ricordato non è di proprietà comunale. “L'Amministrazione ha a cuore la riqualificazione urbanistica e architettonica di tutto il territorio di Marino. Come criterio generale daremo impulso a ogni iniziativa pubblica o privata che tenda a valorizzare il patrimonio esistente, evitando il consumo ulteriore di suolo agricolo o comunque libero”, aveva detto un paio di anni fa. Ma a vedere il palaghiaccio in una mattina di fine agosto 2020, di quella promessa riqualificazione non vi è ancora traccia.
