Patto di Amicizia tra Grottaferrata e Pozzuolo del Friuli in nome della fratellanza nel corso della Grande Guerra

Pubblicato: Venerdì, 20 Ottobre 2017 - Fabrizio Giusti

GROTTAFERRATA (attualità) – Una storia di un secolo fa, che oggi viene celebrata dalla istituzioni

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La Giunta comunale di Grottaferrata ha approvato la delibera che istituisce il ‘Patto di Amicizia’ con il Comune di Pozzuolo del Friuli, documento che consentirà un rapporto di relazioni e di scambio duraturi fra le due amministrazioni, da cui discendano attività ed azioni reciproche nel senso della collaborazione e della condivisione.

Nel corso dei secoli l’Abbazia di San Nilo ha svolto il ruolo di collante per la popolazione Grottaferrata e tra questa ed altre comunità, come il caso di Pozzuolo del Friuli, un comune della provincia udinese i cui abitanti dopo la disfatta di Caporetto, vessati dal vivere in territorio di guerra, si allontanarono dalle proprie terre. In quella occasione le maestranze e gli studenti della ‘Reale Scuola Pratica di Agricoltura di Pozzuolo del Friuli’ poterono continuare la loro attività formativa nell’area criptense grazie all’ospitalità di alcuni locali messi a disposizione proprio dalla comunità monastica di Grottaferrata.

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Gli eventi sono stati trattati nel volume ‘Grottaferrata e la Grande Guerra' di L. Bongirolami e S. Mecozzi’. In un estratto di racconta: “Dopo la disfatta di Caporetto del 1917 un clima di solidarietà, fratellanza e aiuto reciproco, pervaderà la penisola, superando le diffidenze, gli antagonismi, le incomprensioni, che pure avevano non di rado caratterizzato le nostre vicende risorgimentali. Nel periodo immediatamente successivo al tragico ripiegamento dei nostri corpi d’armata nella parte nordorientale del regno, si doveva infatti provvedere ad enormi necessità, non solo di carattere logistico e militare, ma inerenti anche e sopratutto ad aiutare popolazioni che frettolosamente cercavano di mettersi in salvo di fronte all’avanzare delle truppe nemiche”.

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“Grottaferrata, anche in questo frangente – recita ancora il passaggio - ebbe un suo ruolo. Per circa un biennio infatti, a partire dal 1918 e fino al 1919, ospitò per la scuola agraria ed una consistente parte della popolazione di Pozzuolo del Friuli, e di altre località friulane invase dagli eserciti austro-germanici. Moltissime famiglie grottaferratesi, infatti, accolsero i nuclei familiari dei profughi, cioè di connazionali ai quali la guerra aveva riservato indicibili sofferenze, tribolazioni e, ciò che rendeva ancora più amara la loro precaria esistenza, l’abbandono forza delle terre d’origine..”

Oggi Grottaferrata e Pozzuolo vogliono rinnovare quello spirito di fratellanza a monito ed insegnamento per le future generazioni.

Una delegazione di Pozzuolo verrà a Grottaferrata il prossimo 2 Novembre con visite all’Abbazia di San Nilo, alla Cooperativa di Capodarco e per la commemorazione dei caduti.

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