STORIE - Il Convento dei Padri Agostiniani di Tolfa, un luogo sacro tra i due “Agostino”

Pubblicato: Venerdì, 24 Luglio 2020 - Giulia Bertotto

convento agostiniano tolfa ilmamilioTOLFA (storie) - Un luogo sacro davvero speciale

ilmamilio.it - contenuto esclusivo

Lo splendido borgo di Tolfa si trova nella parte più settentrionale della provincia di Roma. Sorge sui Monti della Tolfa, una catena che si erge su un suolo magmatico, ricco di minerali e metalli antichissimi. Forse il suo nome significa “Sollevare” per via delle sua posizione elevata.

La zona dove si erge, è anche chiamata Maremma Laziale e le sue contaminazioni stroiche includono anche e soprattutto la civiltà etrusca; sono infatti vicine anche Tarquinia e Cerveteri.

Tra i suoi luoghi sacri e di rilievo storico e culturale, il Convento dei Padri Agostiniani, attiguo al cimitero e alla Chiesa della Madonna della Sughera.

veleno frascati banner ilmamilio

L'edificio sacro venne realizzato nel Cinquecento attorno ad un albero di sughero, dove due cacciatori, durante la festa d’Ognissanti del 1501 ricevettero l'apparizione della Madonna e del Bambino Gesù. L'icona doveva essere portata in processione, invece, sparì. Miracolo e vulcani dunque, a far da limo al bianco chiostro di preghiera e contemplazione.

La costruzione del complesso agostiniano fu voluta da Agostino Chigi, un nobile senese che sfruttò e diede slancio alla ricchezza naturale del territorio. Il convento fu completato nel 1521. Ma è solo uno dei due “Agostino” del nostro racconto...
 sportage3 ilmamilio

Ai monaci Chigi affidò l'icona della Madonna della Sughera ed essi divennero un punto di riferimento nella vita del nobile. La volontà di Chigi era restituire valore all'ordine agostiniano a cui la famiglia Chigi era legata fin dal XIII secolo. Chigi, banchiere e imprenditore, detto “Il Magnifico”, ottenne gli appalti delle saline, delle dogane e delle cave di allume di Tolfa, instaurando relazioni commerciali con gran parte d'Europa. Gli entroiti dei monaci derivavano però soprattutto da fondi interni ed elemosina.

L'interno del convento ospita sei cappelle: una dedicata a S. Anna; la seconda a S. Agostino d'Ippona e santa Monica (La madre di Agostino d'Ippona); la terza a S. Giobbe. Una è dedicata a S. Tommaso da Villanova; un'altra a S. Rita da Cascia; a S. Antonio Abate. La chiesa ha copertura a volta con dipinta un'assunzione di Maria.

L'Ordine di Sant'Agostino nacque ufficialmente nel 1244 e si rifà agli insegnamenti di Sant'Agostino, il nostro “secondo Agostino”, ma non certo per importanza. Agostino d'Ippona fu uno dei più grandi teologi della chiesa romana, ma anche un filosofo tra i più influenti nella cultura occidentale. Il dottore della Grazia, nato a Tagaste, nell'attuale Algeria, nel 354 ebbe una vita travagliata. Uomo combattuto, in lotta costante con la tentazione mondana, genio ossessionato dalla questione del male. Scrisse opere di filosofia famose nel mondo come “La città di Dio”, ma confidò all'umanità anche accorate esperienze e sentimenti inquieti nelle sue “Confessioni”. Le sue dottrine sono custodite dall'ordine che prende il suo nome.

Oggi l'area museale del complesso organizza visite guidate per grandi e piccoli.

Foto da vivitolfa.it

colline luglio tennis1 ilmamilio