De Righi: “Biblioteche dei Castelli Romani mai ferme anche in lockdown”

Pubblicato: Giovedì, 23 Luglio 2020 - Redazione attualità

derighi.mamilio.jpgGENZANO (attualità) - La riapertura delle Sale lettura presenta sì alcune difficoltà, che però sono dovute esclusivamente all’aderenza alle norme che regolano biblioteche e musei

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Dal presidente del Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani, Giuseppe De Righi, riceviamo e pubblichiamo.

“Egregio Direttore,

nel ringraziarla per l’attenzione dedicata alle Biblioteche dei Castelli Romani e per l’aver quindi riportato la notizia della riapertura delle sale lettura, mi preme fare alcune necessarie precisazioni, al fine di orientare al meglio la nostra variegata utenza.

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Innanzitutto è necessario ricordare che dall’inizio del lockdown le biblioteche dei Castelli Romani non si sono fermate un giorno. Abbiamo attivato raddoppiato gli sforzi, anche economici, sulla biblioteca digitale e sulla comunicazione in generale (compresa quella sui social network) sia per continuare il nostro lavoro abituale in ambito informativo e culturale, che per affiancare i comuni nella loro preziosa opera di sostegno a una popolazione in difficoltà come mai nella storia recente: i numeri sono stati eccezionali, tanto che ne ha parlato anche il supplemento culturale di Repubblica, Robinson, che ci ha citato tra le eccellenze nazionali.

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Finito il lockdown, siamo stati tra i primi in Italia a riaprire l’attività di prestito e restituzione dei documenti, in modalità #bibliotakeaway. Anche in questo caso siamo stati d’esempio nel resto del Paese e di traino nelle realtà circostanti.

La riapertura delle Sale lettura, come è stato messo in evidenza nell’articolo, presenta sì alcune difficoltà, che però sono dovute esclusivamente all’aderenza alle norme che regolano biblioteche e musei, interpretate tra l’altro, dal Direttore Giacomo Tortorici che ha steso per le nostre strutture delle linee guida indicative, nella maniera più favorevole possibile ai cittadini. Anche in questo caso lo sforzo operativo ed economico del Consorzio SBCR e della Fondazione FCCR che ci aiuta nella gestione delle biblioteche è stato piuttosto importante. Ed è stato diretto, ad esempio, a costruire un software per la prenotazione delle presenze che, almeno parzialmente, pensiamo di mantenere anche in una fase post covid, per poter offrire, a tutti coloro che la volessero, la certezza di un posto dove studiare in determinati giorni ed orari. Tra l’altro, a differenza di quanto riportato nell’articolo, la prenotazione è stata possibile da quando abbiamo diffuso la comunicazione ufficiale.

Riaprire le Sale lettura è stato essenzialmente un segnale che, con il CDA, abbiamo voluto mandare, consapevoli che a luglio, non ci sarebbe stato certamente un tutto esaurito delle sale, ma che ha voluto significare che le biblioteche ci sono, sono un riferimento non solo culturale, ma un vero e proprio hub di comunità, sul quale i cittadini possono contare e sempre pronte a collaborare, come nel vostro caso, anche con l’informazione locale.

La ringrazio per l’attenzione dedicata a me e soprattutto alle Biblioteche dei Castelli Romani e le porgo i più cordiali saluti e i migliori auguri di buon lavoro”.
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