False ricette per comprare e spacciare droghe: presa banda di minorenni

Pubblicato: Mercoledì, 22 Luglio 2020 - redazione attualità

Blitz tra Genzano e Lanuvio: Polizia arresta 2 pusher e sequestra ...ROMA (cronaca) - Metadone, morfina e codeina nel mercato

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Metadone, morfina e codeina. La polizia di Stato ha smantellato una banda dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti e psicotrope tra i giovanissimi: i ragazzi riuscivano a contraffare le ricette mediche precompilate, anche con nomi di fantasia, riuscendo ad acquistare i medicinali proibiti che poi vendevano ad altri coetanei.

Un gruppo dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti e/o psicotrope, ben radicato nel tessuto sociale nel quale vivono la loro adolescenza, abitanti in alcuni quartieri residenziali di Roma Nord. A scoprire il fenomeno, gli agenti del commissariato Prati, che nei primi giorni di luglio hanno dato esecuzione e 3 ordinanze di collocamento in comunità emesse dal Gip per il Tribunale dei minorenni. Il 14 luglio scorso sono stati eseguiti anche 9 decreti di perquisizione locale emessi dal Tribunale ordinario e Tribunale dei minorenni a seguito delle quali sono state denunciate altrettante persone. I provvedimenti sono stati emessi all'esito di una delicata e laboriosa attività di indagine iniziata lo scorso dicembre.

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Le indagini hanno rivelato uno scenario diffuso tra i giovanissimi, in gran parte anche adolescenti, dediti all'assunzione soprattutto di ossicodone e metadone diluito in acqua o altre bevande, mescolato con morfina e codeina per procurarsi l'effetto drogante detto "New Joint".

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La difficoltà di reperimento di questo tipo di farmaci, che non possono essere venduti senza ricetta, è stata superata da un'abile strategia criminale, che ha visto la collaborazione e la partecipazione attiva anche di maggiorenni, ognuno con il proprio ruolo per trovare, assumere e spacciare le sostanze. Il gruppo era composto anche da persone che materialmente falsificavano le ricette mediche con timbri falsi e nomi di medici immaginari o trovati in elenchi pubblici, compilandole con nomi di fantasia, non sempre verificabili dal farmacista. Alcuni appartenenti al gruppo si occupavano di spedire i farmaci all'estero, grazie all’aiuto dei maggiorenni a cui erano intestate le carte di pagamento e della facilità di movimento dei pacchi, spediti con vettori.

Uno "slang" era dedicato di volta in volta a caratterizzare le sostanze stupefacenti e quindi ancora più difficili da individuare: le conversazioni infatti, riguardavano nella maggior parte dei casi indicazioni sull'utilizzo del medicinale "Depalgos", chiamato dai ragazzi "Perk".