Frascati, associazione Civitas Tusculana interviene sull’intitolazione di strade e luoghi pubblici

Pubblicato: Lunedì, 06 Luglio 2020 - Redazione attualità

FRASCATI (attualità) - Quale spazio pubblico migliore ci sarebbe di quello di un Luogo Museale per raccogliere ricordi, meriti e fama dei nostri antenati, la proposta dell'associazione

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Dall’associazione Civitas Tusculana riceviamo e pubblichiamo.

“Da qualche tempo leggiamo e sentiamo di proposte più o meno formali per intestazioni di strade, edifici o luoghi a personaggi di recente scomparsa o di più vecchia memoria cittadina illustre, meritevoli di rimanere in qualche modo nella storia della città.

In genere le Amministrazioni Comunali di Frascati, nel passato, per queste scelte si affidavano a commissioni di esperti, storici e personaggi di rilievo i quali, incaricati sui temi della intitolazione di strade od altro ad emeriti cittadini o persone di elevato spessore e cultura, sulla scorta di criteri ben individuati e studiati, proponevano i nomi da tramandare nella memoria locale attraverso le tradizionali intestazioni di Vie, Piazze. etc.

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Si è poi pensato, più di recente e inoltre, di utilizzare un altro strumento, o meglio due per specifici riconoscimenti. La Cittadinanza onoraria a personaggi nazionali ed internazionali concedendo loro il titolo di Cittadino(a) Tuscolano e, ancor più d’appresso, quella di onorare con una medaglia ricordo specifica le famiglie che hanno subito i lutti conseguenti ai bombardamenti dell’ultima Guerra Mondiale.

Sembrerebbe, a questo punto, che esista dunque nella classe civile e politica della città una sensibilità al mantenimento della memoria di personaggi meritevoli, ma purtroppo non è proprio così.

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Da tempo si avvertono ormai solo delle piccole fiammelle che si accendono di tanto in tanto, sulla scorta di episodio spinte momentanei, o riemersioni da rimembranze storiche, nel tentativo di ricordare con una lapide od un gesto onorevole questo o quello ma è la politica o meglio chi sta temporalmente al vertice che si arroga il diritto di, individuare, proporre e imporre il: a chi sì e a chi nò, come si dice poi, e fare la scelta.

Di conseguenza, negli ultimi anni, le intitolazioni non hanno più seguito un metodo, una prosecuzione dagli elenchi composti in passato, o un nuovo criterio, ma ne sono state fatte o meglio imposte molte, da qualcuno, dietro sollecitazione specifica di qualcun altro e quindi  risultate vincenti o bocciate, ma con poco legame obiettivo a meriti adeguatamente pesati e immortalati in siti scarsamente validi oppure non rappresentativi del personaggio senza alcun approfondimento o approccio adeguatamente meditato.

Inutile fare polemica tanto questo è ormai l’andazzo, che denota debole attenzione all’argomento gestito solo fare qualcosa che dia quel poco di lustro dell’averlo fatto. Eppure ci sarebbe un mezzo per accontentare tutti. La nostra associazione (Civitas Tusculana) lo ha da tempo fatto e depositando un progetto, accolto dall’Amministrazione, deliberato in parte dalla Giunta ma poi mai avviato, quello del Museo della città che, a partire dall’età della moderna di Frascati, cioè l’arrivo della ferrovia pontificia (1856), giungesse fino alla fine del secolo trascorso.

Quale spazio pubblico migliore ci sarebbe di quello di un Luogo Museale per raccogliere ricordi, meriti e fama dei nostri antenati e, attraverso i cimeli e la documentazione esistente nell’archivio Comunale o presso le famiglie, società, specifiche organizzazioni e associazioni, ricordare artisti, letterati, archeologi, scienziati, musicisti, cantanti, sportivi, politici e quanti altri hanno caratterizzato col loro ruolo, impegno, guida e generosità l’evolversi di Frascati in tutti i campi.

Peccato che da tempo questo argomento sia stato messo, volutamente, da parte, ma ci auguriamo che tante e diverse sollecitazioni, come quelle più recentemente emerse o quelle sopite si compongano e facciano da campanello di richiamo sul tema, per dare alla città uno strumento visibile e vivo dove poter raccontare la sua storia attraverso i personaggi e farne un patrimonio comune, godibile e onorevole per tutti. In tanti così sarebbero accontentati e moltissimi potrebbero imparare o almeno conoscere chi e come eravamo. Un polo attrattivo in più per Frascati che desterebbe curiosità, voglia di ricerca e di pubblicizzazione, oltre che di istruzione e richiamo, che di questi tempi non guasta. Pomezia, città di nascita assai recente e pochissima ‘memoria’ è riuscita a realizzarlo velocemente per esaltare la storia di quel territorio e ci chiede i materiali raccolti da noi da collocare nei loro spazi espositivi, a Frascati si è bloccato tutto e siamo nella fase dell’ombrosa puerile avversità, a che pro?

Per il nostro progetto abbiamo già perso: 20.000 euro, dono inizialmente promesso da una banca ed altri 80.000 che l’importante concittadino recentemente scomparso, Gianni Buttarelli, si era offerto di far arrivare con gioia al Comune, dalla Comunità Europea per le attrezzature necessarie”. 
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