Grottaferrata - L'ultimo esilarante attacco (camuffato) del sindaco-re agli ex amici del Pd. Coi capigruppo a reggere il cero

Pubblicato: Martedì, 30 Giugno 2020 - redazione politica

andreotti cappello ilmamilioGROTTAFERRATA (politica) - Il comunicato di questo pomeriggio è un manuale Cencelli del modus operandi di Andreotti. Ma per chi è veramente il messaggio?

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Ci sono i "capogruppi di una maggioranza" che, supinamente, lo scorso autunno accettò senza ribattere le imposizioni del padre-padrone del vapore; più Gianluca Paolucci, il consigliere ristoratore, transfugo dalla minoranza. Ex candidato sindaco.

C'è un sindaco-re, il padre padrone del vapore di cui sopra, che da sempre - demokratico fino al midollo - mal digerisce le opposizioni, dentro e fuori il Consiglio comunale.

C'è un accordo, quello col Pd di Astorre ma anche quello con la fu "Piazza grande" che è andato, ondeggiando di qua e di là e sbattendo con forza sul centrodestra, è andato via via a ramengo.

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E c'è, infine, la penna libera della serie "sciolgono trecce i cavalli" di un addetto alla "comunicazione" del sindaco che, finalmente, può lasciar libero il proprio estro creativo per sparare - su mandato del sindaco-re (pardon, i "capigruppo di maggioranza"... esilarante) - sull'avversario di turno.

Tutto già abbondantemente visto.

Ma c'è di tutto nel livoroso e inusitatamente aggressivo comunicato che i "capigruppo di maggioranza" (leggi: il sindaco) hanno scritto contro il Pd.

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E viene davvero da chiedersi quale sia la colpa di una forza politica - il Partito democratico - che in Aula conta la miseria di una consigliera comunale (Paola Franzoso) dopo che il prodigo Fabrizio Mari, salito sul traghetto dei renziani di "Italia Viva" è passato anche lui alla corte di Andreotti.

C'è insomma davvero da capire che messaggio e a chi abbiano voluto mandarlo i "capigruppo di maggioranza" (leggasi il sindaco Andreotti, che ai suoi portatori di acqua ha chiesto in autunno carta bianca), perché l'unica cosa che appare certa nel leggere lo spropositato comunicato giunto da Palazzo Consoli è che sua "maestà" il sindaco sia infastidito. Da cosa? Per chi? Che c'entra il Pd? E il senatore Astorre col quale, pure, a lungo Andreotti ha "amoreggiato" accarezzando le posizioni zingarettiane di "Piazza Grande"?

Un comunicato nel quale la parte più esilarante è quella che recita testualmente: "tutte limpidamente schierate nel campo democratico e costituzionale", riferito all'"Amministrazione costituita da forze civiche eterogenee".

Da  spisciarsi sotto dalle risate se non fosse che qualcuno, pure tra i banchi del Consiglio, finisce per crederci. Per credere che il civismo sia un po' come la famosa pelle d'Apollo, da tirarsi di qua e di là a secondo della necessità. Esilarante, complimenti all'estensore del comunicato!colline luglio tennis1 ilmamilio

La cosa che più dispiace è leggere come i "capigruppo di maggioranza" si siano prestati ad un gioco al massacro dell'avversario di turno che Andreotti, con l'acuta e scaltra regia che obbligatoriamente gli va riconosciuta (e dalla quale c'è solo da imparare), ha per loro disegnato. Tutti a reggere il cero.

Una vicenda da manuale Cencelli del modus operandi et pensandi (politicamente trattando) del sindaco Luciano Andreotti. Il demokratico.

Cosa poi al sindaco-re in questo momento dia fastidio, in termini chiaramente politici, in uno scenario che lo vede praticamente senza alcuna opposizione strutturata, è tutto da capire.

Ma è chiaro che qualcosa sta cambiando. Ed anche Andreotti, che alla città nulla sta dando a parte la sistematica demokratica demolizione degli avversari di turno, se ne deve essere accorto.