Frascati, Bracci (Lega): “Meglio il voto subito che Mastrosanti”

Pubblicato: Martedì, 30 Giugno 2020 - Redazione politica

FRASCATI (politica) - Un'amministrazione troppo debole secondo i leghisti frascatani

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Da Anna Maria Bracci coordinatrice Lega Frascati riceviamo e pubblichiamo.

“Dopo poco più di tre anni dalle ultime elezioni, Frascati in Consiglio Comunale versa in una situazione politica che ormai è evidente si sia molto deteriorata, nonostante i rimaneggiamenti di maggioranza già effettuati, che però non hanno stabilizzato la Giunta.

Il Sindaco Mastrosanti nel 2017 vinse le elezioni con 5 liste civiche di cui, eccetto la propria più marcatamente di centrosinistra, le altre 4 risultavano essere di ispirazione di centro destra. Dopo circa un anno e mezzo dal suo insediamento, abbiamo assistito ha 2 consiglieri di maggioranza riferibili ad entrambe le provenienze passati in opposizione, ed un consigliere di minoranza al Cdx passato in maggioranza.

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Qualche mese fa si è consumato poi un ulteriore strappo, con due consiglieri di maggioranza provenienti dalla propria lista civica che hanno revocato gli incarichi (peraltro di altissimo profilo) e si sono costituiti in “gruppo misto”, uscendo quindi dalla maggioranza ridotta ora a 6 consiglieri, che deve dunque fare affidamento sul supporto “esterno” dei due suddetti consiglieri, i quali, prima in Consiglio Comunale, poi con comunicati stampa, hanno ribadito che valuteranno “caso per caso” il voto sui singoli provvedimenti.

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È pacifico quindi che ad oggi Mastrosanti si ritrovi una maggioranza debolissima nei numeri ma soprattutto sulla compattezza che ne deve sostenere l’azione amministrativa, specie con l’arrivo in Commissione ed in Aula di decisioni importanti, come il Bilancio.

Ci sia consentito dunque fare una valutazione della situazione e di trarre qualche considerazione da questo scenario, essendo sempre più preoccupati per le sorti della città per i prossimi mesi, soprattutto con lo spettro del Covid-19 che continua a portare i suoi effetti negativi.

Nella nostra valutazione politica la debolezza dell’Amministrazione Mastrosanti risiede proprio nella cifra che l’ha contraddistinta alle elezioni, ovvero nell’essersi presentato con un raggruppamento civico a largo spettro escludendo i partiti, soffrendo quindi della mancanza di un progetto politico omogeneo.

L’avere costruito un progetto civico bipartisan (con una consistente parte di Cdx), se da una parte infatti ha permesso di portare avanti e rendere vincente al ballottaggio il raggruppamento di Mastrosanti contro il candidato del PD, dall’altra si è rivelato sin dal giorno dopo anche il suo tallone d’Achille, perché ha portato ad una maggioranza non omogenea dal punto di vista politico e programmatico.

L’avere poi da parte del Sindaco partecipato ad eventi politici del partito di Renzi Italia Viva, pur avendo successivamente smentito in Consiglio Comunale di averne aderito, ha complicato ulteriormente gli equilibri all’interno della sua maggioranza, che per come è nata avrebbe richiesto almeno da parte dello stesso Sindaco un’assoluta neutralità politica per tenere insieme le varie anime che la compongono.

E’ evidente dunque che questa “maggioranza variabile” se anche trovasse nelle prossime settimane un nuovo puntello proveniente dalle file della minoranza per "neutralizzare" i due del gruppo misto, non risolverebbe nulla, ma manterrebbe e perpetuerebbe ulteriormente la sua debolezza di fondo, che sussiste nella mancanza di una linea politica e programmatica univoca alla base dell’azione amministrativa. Il peccato originale della giunta Mastrosanti è che non ha e non può avere una prospettiva politica, e quindi non può tracciare un percorso per questa città che ne caratterizzi l’azione.

La posizione della Lega Frascati al riguardo è chiara da tempo. Al netto delle valutazioni sulle singole personalità che compongono l’Amministrazione Comunale e la Giunta e del loro operato, verso il quale noi abbiamo avuto un approccio pragmatico, riteniamo che la formula del civismo abbia completamente fallito per mancanza di progetto politico e per aver riproposto, in salsa diversa, lo stesso meccanismo di occupazione della scena bypassando quello che per noi è un elemento irrinunciabile, cioè un progetto politico alla base dell’azione amministrativa. Un progetto politico che può essere promosso solo attraverso quei partiti che si impegnano ad essere rappresentati in città in maniera stabile ed ufficiale, ed unici garanti quindi dei comportamenti dei propri rappresentanti.

La Lega dunque, fermo restando la scelta di campo che esclude rapporti con PD e M5S, pone, come base per la realizzazione di una coalizione di Cdx, primariamente l’interlocuzione con i partiti politici, depositari credibili della rappresentanza del consenso organizzato, ed unica via per intavolare un progetto politico di amministrazione della città che possa avere uno sviluppo nel medio-lungo periodo con la necessaria autorevolezza per porsi di fronte agli enti sovra-comunali.

Il nostro indirizzo politico prevede poi di privilegiare il rapporto con coloro che non hanno contribuito, direttamente o indirettamente, ai danni amministrativi che ha subìto la città di Frascati per scelte che riteniamo sbagliate e per la mancanza di una seria dialettica di controllo da parte di chi era preposto a verificare quanto succedeva. In sintesi, il malato non lo può curare chi ha contribuito in maniera effettiva alla malattia.

Il 27 luglio viene indicato come il termine ultimo perché il Sindaco, dimettendosi, possa portare a Settembre di nuovo Frascati alle Elezioni. Se il Sindaco ritiene che il suo progetto politico e l’impianto della sua maggioranza siano ancora validi, non dovrebbe avere difficoltà a presentarsi di nuovo alla cittadinanza, forte dei risultati ottenuti, per chiarire e sanare definitivamente le incongruità della sua maggioranza “a passo variabile”. E’ pacifico infatti che anche qualora rientrasse “lo scisma”, l’attuale debolezza intrinseca della sua maggioranza continuerebbe a sussistere.

Ma se la tattica del Sindaco dovesse essere quella invece di tirare a campare, sfruttando lui stesso le incongruenze del quadro politico cittadino, gli consigliamo vivamente di riflettere sull’opportunità di consegnare la nostra città, in questo momento , ad una agonia che è già evidente adesso, fatta di porte girevoli tra maggioranza e minoranza, con inevitabili richieste e compromessi per andare avanti senza un progetto.

Consigliamo una riflessione anche ai consiglieri comunali riferibili al centrodestra sull’opportunità di proseguire questa esperienza amministrativa, visto il deterioramento del quadro politico. Persa la finestra di Autunno, il rischio di portare avanti una agonia amministrativa senza controllo, o peggio, un commissariamento a pochi anni dal precedente è molto elevato. A meno di compromessi intollerabili che ricadranno ancora una volta sulla città.

Come disse bene l’attuale Sindaco al Sindaco della precedente Amministrazione, prima di dimettersi da consigliere per farlo decadere, Frascati non si merita questo. Per noi, si merita un progetto di lungo respiro da sottoporre al voto, ed i cittadini che lo possano abbracciare e sostenere”.
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