Un box trasformato in un arsenale: denunciati due cittadini italiani per violazioni in materia di armi

Pubblicato: Venerdì, 26 Giugno 2020 - redazione cronaca

 

 
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ROMA (attualità) - Operazione degli agenti in zona Magliana

ilmamilio.it - nota della Questura

Sono stati gli agenti della Polizia di Stato della divisione amministrativa del commissariato San Paolo diretto da Massimiliano Maset, su segnalazione della squadra mobile di Roma, a denunciare  due cittadini italiani  per la violazione dell’art 4 legge 110/75, per gli articoli 28 e 38 del TULPS e, per fabbricazione e commercio non autorizzato di armi.

A seguito della segnalazione ricevuta gli investigatori hanno eseguito una perquisizione in un box in zona Magliana, di proprietà di uno dei due denunciati, dove è stata rinvenuta e sequestrata un’ingente quantità di merce pronta per essere spedita senza l’autorizzazione di Polizia.

Una parte della merce è stata sequestrata perché in vendita senza la necessaria autorizzazione in quanto trattasi di materiale che poteva essere utilizzato per l’armamento o equipaggiamento delle forze armate nazionali e estere (manette a fascetta e giubbotti antiproiettile).

Altro materiale è stato sequestrato in quanto ne è vietata la vendita on line e trattasi di armi comuni o parti di armi (sfollagente tipo tonfa e telescopici, calci per armi lunghe tipo AK, blocco percussore per pistole Glock, vari pugnali e Karambit).

Sempre nello stesso box è stato sequestrato, ma non tra le cose in vendita on line,  numerose munizioni di vario calibro, oltre 1800 di cui 98 del tipo da guerra e 4,5 kg lordi di polvere da sparo per il ricaricamento delle munizioni.

Tutto il materiale è stato sequestrato perché in violazione della legge sulle armi in quanto mai denunciato e quindi detenuto illegalmente.

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I due denunciati non erano in possesso di nessuna autorizzazione alla vendita delle armi sequestrate e nessun registro dove si potessero verificare le transazioni di vendita.

Nei confronti di un denunciato è stato effettuato anche un ritiro cautelativo ai sensi dell’articolo 39 TULPS, di 14 armi di vario genere e calibro,  nonché richiesto l’avvio di procedimenti inibitori in materia di armi.

 

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