Marino: rispunta l’ipotesi ecocentro a Cava dei Selci, residenti sul piede di guerra

Pubblicato: Giovedì, 12 Ottobre 2017 - Luca Priori

MARINO (attualità) - Aperta una petizione nelle ultime ore

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Dopo la bagarre elettorale della primavera 2016, si torna a parlare di Ecocentro. A riaccendere i riflettori sull’argomento la deliberazione di Giunta n. 163 del 5 ottobre 2017 e annesso studio di fattibilità che prevede la creazione di un ecocentro “ubicato a sud – ovest del centro abitato, in corrispondenza dell’area industriale Appia Nuova, prospiciente la via Appia Nuova Vecchia Sede.

Sull’argomento è intervenuto il consigliere comunale Franca Silvani: “Ebbene, la preoccupazione nostra e dei cittadini della piccola frazione di Cava dei Selci era fondata e come al solito, nonostante parole e propositi, le modalità con cui l’amministrazione grillina marinese opera le scelta è francamente singolare e alla faccia della partecipazione.  Il 10 ottobre è stata convocata la capigruppo per il prossimo 17 ottobre: all’ordine del giorno due punti importanti aree per la realizzazione dell’ecocento e aree di compostaggio e tecnologie connesse. Piccolo particolare: la delibera di giunta n. 163 del 5 ottobre con relativo allegato progetto per la realizzazione del centro di raccolta a supporto della raccolta differenziata dei rifiuti urbani nel Comune di Marino (ecocentro), ci dice che è già stato fatto tutto! Ed il sito destinato ad accogliere l’ecocentro è Cava dei Selci. Ma che ci veniamo a fare alla capigruppo? Gli argomenti sono importanti, la partecipazione è stata caldeggiata ma le scelte sono state già fatte. Partecipazione non è solo una parola con cui farsi belli. Esprimo la mia totale contrarietà all’ecocentro a Cava dei Selci. Ho ritenuto giusto e doveroso mettere a disposizione della conoscenza dei cittadini una scelta che nel metodo e nel merito non condivido".

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"Per amore del nostro territorio e nell'interesse di tutti quei cittadini, me compresa - continua -  sui quali tale scelta andrebbe a ricadere pesantemente. Una comunità già oltremodo penalizzata e depauperata nel suo tessuto economico e sociale. Una comunità che non può più permettersi di subire scelte scellerate.

Per tali ragioni sostengo apertamente anche la petizione che in queste ore ha preso forma e nello stesso tempo faccio un accorato appello al sindaco, alla giunta e a tutto il consiglio comunale affinché ci sia l' impegno di tutti a ripensare tale scelta e lavorare per l'individuazione di una soluzione differente”. 

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