Il Comitato Scuola Sicura di Rocca Priora incontra il Comune: “Esiti incoraggianti”

Pubblicato: Mercoledì, 11 Ottobre 2017 - Fabrizio Giusti

ROCCA PRIORA (attualità) - “Un polo unico scolastico a norma il grande obiettivo”. Dopo il terremoto del Centro Italia la richiesta di analizzare le singole situazioni

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Una delegazione del Comitato Scuola Sicura di Rocca Priora, nella giornata odierna, ha incontrato l'assessore ai Lavori Pubblici Claudio Fatelli e l'ingegner Gustavo Fernez per fare il punto sul lavoro che sta svolgendo l'ingegnere sugli edifici scolastici. Il percorso scaturisce dalle perplessità e timori emersi a seguito del terremoto del 24 agosto 2016, in cui veniva chiesta dai genitori una verifica su tutti gli edifici scolastici.

Dando seguito a questa richiesta nel mese di dicembre 2016 veniva dato mandato all'ingegner Fernez di occuparsi di verificare lo stato degli edifici scolastici di Rocca Priora e della frazione di Colle Di Fuori. Il Comitato oggi ha pubblicato gli esiti di questo colloquio.

L'ingegnere ha illustrato i presenti su come ha deciso di strutturare il suo lavoro che si svolge in quattro fasi, al momento ha svolto le prime tre. Nella prima parte ha recuperato la documentazione dove è stato possibile, nella seconda ha ricrea la storia e la tipologia degli edifici ,nella terza ha approfondito le due fasi precedenti e nella quarta fase ,che deve ancora svolgere, verrà fatta una valutazione sull'adeguamento o se necessario sulla demolizione /ricostruzione degli edifici. In ogni caso seguirà una relazione finale pubblica ad opera dell'amministrazione supportata dell'ingegnere stesso. 

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Dalla relazione è emerso che dal 1983 Rocca Priora è stata classificata zona tipo 2 per quanto riguarda il rischio sismico. Il plesso della scuola primaria è stato adeguato rispetto alla normativa antisismica del 2008, i lavori di adeguamento sismico sono stati fatti dalla Regione. Dopo il terremoto del 24 Agosto 2016, è stata fatta solo un' ispezione della struttura visibile senza indagini distruttive dalla quale non sono emersi danni visibili.

Per quanto riguarda il plesso dell'infanzia, il corpo originario risale alla metà degli anni '70. Risale invece al 1996 l'ampliamento (ex biblioteca). Della scuola dell'infanzia esiste tutta la documentazione, eccetto il cartaceo del collaudo. Da un controllo visivo non sono emersi, dopo il terremoto del 2016, danni visibili alle strutture e gli ampliamenti e le ristrutturazioni sono stati sempre fatti in base alle norme vigenti.

Il plesso della scuola media risale agli anni '60. Si tratta di un prefabbricato e non c'è alcuna documentazione esistente. I problemi che sono stati riscontrati riguardano le giunzioni tra elementi che sono il punto debole del manufatto. Rispetto a strutture in cemento armato gettato in loco, quella prefabbricata è più solida e – secondo la relazione - dà maggiori certezze almeno per quello che riguarda i singoli elementi. L'ampliamento dell'edificio è stato fatto successivamente in cemento armato, non si ha documentazione, ma si conoscono i progettisti. I sopralluoghi fatti per ricostruire gli elementi visibili sono stati fatti dall'ingegner Fernez, alla visione di quanto emerge non ci sono danni ma parecchie fessure non allarmanti che riguardano l'intonaco privo di rete.

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La scuola di Colle Di Fuori (1980-1985) è composta da vari corpi di fabbrica uniti da giunzioni, tutto in cemento armato. “Anche qui – affermano dal Comitato - non abbiamo documentazione che si è persa nell'incendio dell'archivio. La costruzione della scuola risale a prima delle norme antisismiche è comunque una struttura in cemento armato fatta di telai e pilastri. L'esame visivo ha dato buon esito, tranne che per piccoli movimenti di elementi secondari, ingegner Fernez ha fatto il rilievo architettonico e delle strutture emergenti , ha ricostruito quanto mancava a causa della perdita degli atti”.

La quarta e ultima fase prevede a un quadro dei possibili interventi anche da un punto di vista economico, una fotografia degli interventi necessari sulla base della normativa ultima vigente. Si valuteranno tutti i tipi di interventi possibili. Un'analisi profonda degli edifici, attraverso carotaggi e quant'altro, non è stata ancora prevista e non è compresa nelle quattro fasi, semmai in una fase successiva ancora da preventivare, alla quale si potrebbe non arrivare se i dati che emergeranno deporranno chiaramente a favore di una ricostruzione.

Esiste un progetto di un polo scolastico dell'architetto Fioramanti che qualora si dovesse propendere per una ricostruzione verrebbe preso in considerazione. “Abbiamo rilevato, come rappresentanti del comitato, che l'idea di Scuola futura che espone l'assessore Fatelli coincide con la nostra idea di scuola – concludono dal Comitato - ovvero un unico polo scolastico a norma, sicuro per i nostri ragazzi che offra loro la possibilità di svolgere molteplici attività e che al tempo stesso possa incrementare l'offerta con un'istituto superiore che possa portare al paese un valore aggiunto . Leggiamo questo incontro in maniera positiva e il nostro impegno si concentrerà sulla tempistica . Siamo partiti con un ritardo accumulato, da parte nostra faremo il possibile per spingere l'amministrazione a concretizzare quanto più velocemente le parole dette oggi”.

Il dialogo dunque procede tra le parti. La sicurezza sismica è il primo grande risultato da ottenere. Il secondo quello di una struttura capace di contenere ogni possibilità di sviluppo delle attività didattiche della città. Per ora si procede con cautela e disponibilità al confronto. Un passo dietro l'altro. 

 

ahsi mamilio