Rocca di Papa: avventura Crestini al capolinea. L'attacco ai dissidenti è la firma sulla fine

Pubblicato: Mercoledì, 11 Ottobre 2017 - redazione politica

carn calca romeROCCA DI PAPA (politica) - Il sindaco rompe definitivamente con i suoi ex sostenitori e lo fa ancora attaccando sul piano personale. Mdp già al lavoro per la successione, ma c'è chi fa il pompiere

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La domanda è legittima: il nuovo organo di informazione filo amministrativo "Il paese di Rocca di Papa" si limiterà a questo numero di avvio (erroneamente indicato come numero 1, LEGGI l'articolo di oggi) o sopravviverà? E sì: perché l'impressione (per non dire certezza) è che l'avventura del sindaco protemporeggiatore Emanuele Crestini si sia informalmente chiusa lo scorso 28 settembre 2017, a 15 mesi dal suo inizio e in concomitanza con la formazione del nuovo gruppo consiliare "Voi con noi" (LEGGI l'articolo). Gruppo nel quale sono confluiti il presidente del Consiglio Massimiliano Calcagni, Lorenzo Romei (nuovo capogruppo) e Roberta Carnevali: un gruppo palesemente di dissidenti contro il quale il sindaco protemporeggiatore ha avviato la sua personalissima battaglia.

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Battaglia che, al di là delle schermaglie in Consiglio, si è concretizzata con l'attacco - durissimo e come nello stile del sindaco calato sul piano personale e dunque senza ritorno - portato attraverso il nuovo giornale di cui è stata data notizia oggi. Ecco il testo dell'affondo del sindaco Crestini contro Calcagni (il più odiato), Romei e Carnevali.

"Egregi consiglieri e presidente, vorrei condividere con voi qualche riflessione sulla costituzione di un altro gruppo. Comincio sottolineando che la scelta è del tutto legittima. Certo, a me che non sono tanto esperto delle cose della politica, il linguaggio è apparso fumoso: nella vostra critica alla maggioranza, che significa – in pratica – che l’azione amministrativa deve essere indirizzata verso una politica di “valore”?

Ho sentito poi da più parti riecheggiare lo slogan “legalità e trasparenza”. D’accordo, ma vuol dire che finora non c’è stata? E se sì, dove e quando? Non è dato saperlo.

Il presidente del Consiglio, Massimiliano Calcagni, ripete che i voti che ha preso, che indiscutibilmente sono tanti, automaticamente gli devono assegnare un grande peso politico. Dimentica che è proprio per questo (una prassi consolidata) che si trova nello scranno più alto del Consiglio. Un dato numerico innegabile che, purtroppo confligge in maniera palmare, e altrettanto innegabilmente, con una scarsa esperienza istituzionale e una ignoranza quasi totale del “valore” politico del proprio ruolo.

Voi, cari consiglieri ed egregio presiedente, avete un ruolo che prevede un lavoro politico. Devo constatare che in questi ultimi mesi, siete stati latitanti, apropositivi, scarsamente presenti nelle sedi comunali o nelle altre occasioni pubbliche.

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Se reputare che la politica di quella che finora è stata la vostra amministrazione sia tutta “apparenza”, come amate ripetere, fateci sapere, a noi rimasti ad occuparci giornalmente dei problemi dei cittadini, cosa potremmo fare per essere più incisivi.

Io una proposta ce l’avrei: quella di lavorare.

Ma lavorare è faticoso, impegnativo, ci vogliono capacità, dedizione, spirito di gruppo, sintesi e azione. Tutte cose che, sono certo, voi avete, ma sembra proprio che le stiate orientando verso altri lidi.

Non voglio credere, come sento ripetere da tanti cittadini, che sia tutto un disegno per far tornare quelli che c’erano prima. Se vi alleate con i vecchi arnesi di stagioni politiche che la stragrande maggioranza del paese aveva messo da parte, vorrà dire che avremo perso. Avremo perso la lotta con quei vecchi della politica, che oltre a lasciarci quasi venti milioni di debiti, insidiano il cambiamento che noi rappresentiamo per Rocca di Papa.

Da ultimo, due aspetti di sostanza: per quale motivo in Consiglio Comunale avete preferito tacere le ragioni del vostro strappo e rimandare a un successivo comunicato stampa?

Avete avuto paura di parlare guardando negli occhi i cittadini presenti? Oppure non sapevate come argomentare? Oppure pensavate che non sareste riusciti ad essere convincenti? Del resto vi capisco! Come fare a dire che si fa un nuovo gruppo e a rimanere nella maggioranza? Sarebbe stato più semplice passare direttamente all’opposizione e amen.

E ancora, se Lorenzo Romei si dimette da membro della Commissione Bilancio e della Commissione Pianificazione e Assetto del Territorio e lo fa, da quanto scrive, per “correttezza” (in quanto non si riconosce più in coloro che lo hanno indicato per quel ruolo), perché mai il presidente del Consiglio è invece rimasto incollato alla poltrona?

Sono certo che la discreta sommetta che percepisce per il suo ruolo non c’entri nulla. Forse è davvero convinto di essere un (buon) politico per i voti che ha preso. Ma la politica si fa con i numeri, certo, ma anche con qualche idea".

Un attacco sul quale c'è poco da aggiungere ed ogni cittadino può farsi la sua idea.

Attacco al quale Calcagni ha replicato sulla pagina Facebook "Il paese di Rocca di Papa": "Volevo ricordare a tutti che il sottoscritto non è rimasto incollato alla poltrona bensì si trova lì perché eletto all'unanimità da tutti i consiglieri presenti nell'Assise non ho vinto nessun concorso.........!!!!! Né tantomeno accettato proposte di dimissioni pervenute dallo staff del sindaco (e ilmamilio.it lo aveva detto... LEGGI l'articolo dell'8 luglio) per fare spazio a luminari / strateghi della politica continuo con impegno e dedizione nel mio ruolo istituzionale che prevede nella mia figura di essere da garante ed imparziale nell'aula consiliare verso tutti dico tutti gli schieramenti politici".

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Come abbiamo avuto modo di scrivere qualche giorno fa, è palese che l'esperienza amministrativa del sindaco Crestini sia finita (LEGGI l'articolo dell'1 ottobre).

A confermarlo le grandi manovre in atto per la sua successione e che vedono in primissima linea l'Mdp di Pasquale Boccia e Maurizio Querini, sostenuti in questo da qualche fuoriuscito dal Pd e probabilmente dallo stesso Calcagni. Un esercito che l'Mdp sta cercando di radunare richiamando associazioni (sportive e non), comitati, gruppi di interesse ed anche quelli che a Crestini si sono avvicinati portandolo alla vittoria per poi dissociarsene, Bruno Petrolati su tutti.

Proprio la corsa all'armamento di questo esercito, al momento mantiene in vita l'Amministrazione Crestini: chi, dai banchi dell'opposizione, senz'altro non farà parte della nuova armata targata Mdp saranno certamente Ottavio Atripaldi e Danilo Romei che dunque fanno da pompieri alle spallate che arrivano per far cadere il sindaco. A tenere in piedi il sindaco, per ovvie ragioni di convenienza (ma è da vedere convenienza per chi e con quale effettiva capacità di controllo), anche l'ormai quasi imminente tornata elettorale delle elezioni Regionali.

Altro indicatore che conferma la fine sostanziale dell'Amministrazione Crestini, dopo appena 15 mesi, è l'assoluta somiglianza di quanto sta accadendo a Rocca di Papa con quanto accadde nel 2016, tra luglio ed ottobre, prima a Frascati e poi a Grottaferrata. Due città che videre cadere a stretto giro prima Alessandro Spalletta e quindi Giampiero Fontana, colpevoli di aver perso il sostegno delle proprie maggioranze e goffi nel tentativo di prova di forza tentavo vanamente nell'azzeramento di Giunta.

Ecco cosa manca da fare a Crestini: azzerrare la sua Giunta, tentando l'epurazione della sua vice Veronica Giannone (difesa dai 3 dissidenti) e di Giampaolo Montalto per dare magari spazio agli ultimi fedelissimi. Dopo di che, davvero, tutto sarà compiuto.