Asili nido Monte Compatri, "Bene comune": "Il bando regionale è stato prorogato, sveglia sindaco"

Pubblicato: Martedì, 10 Ottobre 2017 - redazione politica

MONTE COMPATRI (politica) - La controreplica a D'Acuti da parte del gruppo di opposizione

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Puntuale dopo la risposta del sindaco D'Acuti, sulla questione dei finanziamenti regionali per gli asili nido (LEGGI l'articolo di ieri) arriva la controreplica di "Montecompatri bene comune".

"Nella giornata di ieri il gruppo consiliare di “Monte Compatri Bene Comune” aveva chiesto spiegazioni all’Amministrazione comunale di Monte Compatri in merito alla mancata stipula tra Comune ed asili nido privati per l’accesso ai contributi regionali a sostegno delle famiglie.

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Una perdita importante non solo per gli asili nido, ma soprattutto per le famiglie monticiane: l’ennesimo episodio di come il Sindaco D’Acuti si disinteressi delle famiglie meno abbienti, cavalcando l’onda della disuguaglianza sociale del suo predecessore.

“L’unica fortuna è che il bando regionale sia stato prorogato – spiega il gruppo consiliare “Monte Compatri Bene Comune”. – Ci aspettiamo, quindi, che in questi giorni l’Amministrazione comunale si attivi per stipulare la convenzione con tutti gli asili nido presenti nel nostro territorio. Vorremmo consigliare sia al Sindaco che alla sua delegata di porre più attenzione a quello che scrivono perché quanto comunicato ieri lo riteniamo lesivo e offensivo verso tutti quei genitori che hanno chiesto e sollecitato un intervento a chi dovrebbe rappresentarli”.

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Il bando regionale parla chiaro: se non si stipula una convenzione con gli asili nido privati presenti a Monte Compatri mai si potrà accedere alla richiesta dei contributi messa a disposizione dalla Regione Lazio.

“E’ interessante sapere che sarebbe compito della minoranza imboccare l’Amministrazione comunale sulla presenza o meno dei bandi regionali – si domanda il gruppo di “Monte Compatri Bene Comune”. – La richiesta delle famiglie porta la data di protocollo del 17 luglio. Noi, come loro, ci saremmo augurati che in tutto questo tempo qualcuno si fosse preso la briga di controllare i bandi regionali ed agire di conseguenza.Visti i “No” che hanno seguito tutte le nostre proposte, eravamo ottimisti che questa potesse essere la volta buona. Ci siamo sbagliati anche questa volta”.

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