Rocca di Papa, l'opposizione alla Cimino: "Senza maggioranza si rassegnano le dimissioni"

Pubblicato: Lunedì, 01 Giugno 2020 - redazione politica


Rocca di Papa, i commercianti: "Si riparte, ma per farlo abbiamo ...ROCCA DI PAPA (attualità) - "Un’amministrazione che ha sempre negato il dialogo e il confronto, non solo con l’opposizione, ma anche al suo interno"

ilmamilio.it - nota stampa

Riceviamo e pubblichiamo:

"In democrazia, nelle assemblee elettive, quando un esecutivo non dispone più della maggioranza rassegna le dimissioni. Questa regola sembra non valere per la vicesindaco reggente del comune di Rocca di Papa. Per ironia della sorte proprio i numeri mettono in crisi l’amministrazione, che ha fondato la sua strategia sulla prevaricazione e sull’esercizio del potere basato sull’unica forza a loro più congeniale: la maggioranza numerica.

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Un’amministrazione che ha sempre negato il dialogo e il confronto, non solo con l’opposizione, ma anche al suo interno. La lunga sequela di consiglieri, assessori e segretari comunali che nel corso di questi quattro anni hanno dovuto rassegnare le dimissioni per non sottostare alle pressioni esercitate da questo governo, rivelano come proprio la forza dei numeri sia stato il tratto identificativo di un’amministrazione vuota di contenuti e priva di una visione di governo.


E’ paradossale constatare che questa amministrazione, che ha privilegiato in questi anni il continuo scontro con i consiglieri all’epoca di minoranza, oggi, che non è più maggioranza, gridi allo scandalo cercando di nascondere il suo fallimento politico e amministrativo dietro le vesti dell’opposizione. Per far fronte alla difficile situazione che si è venuta a creare con l’esplosione del comune abbiamo invocato la costituzione di una task-force rappresentatrice delle forze presenti in consiglio ma la nostra disponibilità alla collaborazione non è stata accolta.

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La stessa richiesta l’abbiamo avanzata all’inizio della fase di lokdown e, anocora una volta, siamo stati ignorati.
Solo ora, quando i numeri in consiglio dimostrano il sostanziale equilibrio, la reggente e il suo gruppo fanno appello alla nostra responsabilità.

Sia chiaro, non saremo certo noi, che a differenza della vicesindaco siamo stati eletti consiglieri dai nostri Concittadini e verso i quali abbiamo precisi doveri, che declineremo i nostri compiti e le nostre responsabilità. E’ nostra intenzione convocare un nuovo consiglio comunale, in diretta streaming, per discutere ed approvare, unitariamente, i provvedimenti necessari a tutelare gli interessi del paese.


Lo stato di crisi politica e amministrativa di questa giunta si protrae da molto tempo.

Ricordiamo che il 12 dicembre scorso il consigliere Roberto Trinca, denunciando la vicesindaco di aver mentito ai commercianti e alla cittadinanza relativamente al dissequestro della zona rossa adiacente il comune esploso e alla riapertura del Corso nel periodo natalizio, prese le distanza dalla maggioranza di cui faceva parte, determinando, di fatto, la crisi dell’amministrazione. Malgrado ciò, la reggente, non solo ha continuato ad amministrare come se niente fosse successo, ma, prima ancora che fosse definita la data delle elezioni, mentre svolge le sue funzioni di sindaco reggente, ha reso pubblica la sua candidatura e sin da febbraio ha occupato le piazze del paese e le piattaforme digitali aprendo di fatto la sua campagna elettorale.


Un vero e proprio sgarbo istituzionale che lede i principi di parità nella corsa alle elezioni a sindaco.
In buona sostanza la reggente avrebbe voluto, pur senza una maggioranza, continuare a governare e nel frattempo approfittare della fase di isolamento sociale per gestirsi in solitaria la sua campagna elettorale a spese dei contribuenti.

E questo è francamente troppo.

All’ indomani del consiglio comunale del 28 maggio, quando si è appalesato lo stato di crisi dell’attuale amministrazione, molti Cittadini hanno ricevuto sms anonimi con i quali si strumentalizzava il comportamento dei consiglieri di opposizione, rei di ostacolare, a loro giudizio, la “politica del fare” di questa amministrazione. E’ facile mistificare la realtà con un semplice click sul telefono. Non ci lasciamo provocare e non risponderemo a polemiche inutili che avvelenano ancora di più un clima politico che merita, invece, di essere rasserenato.


Esiste uno strumento incontestabile per dimostrare la “politica del fare”: la Cimino presenti il bilancio di questi quattro anni di amministrazione e, programma elettorale alla mano, spunti tutti gli obiettivi raggiunti. Solo allora, di fronte alla realtà dei fatti, si potrà giudicare l’operato di questa amministrazione. Altrimenti parliamo di aria fritta.


Vogliamo infine porre l'attenzione sulla totale assenza, dell'attuale amministrazione, in merito alla questione scuola. Settembre è alle porte, ma non si vede luce sui lavori né sulle modifiche infrastrutturali necessarie a garantire la riapertura con il distanziamento sociale in questa fase di emergenza sanitaria. Nel prossimo consiglio porteremo tra i punti principali proprio questo al fine di tutelare i nostri bambini e operare per garantire nel miglior modo possibile il diritto a frequentare aule dignitose".