Classe di concorso A23: diventare insegnanti di lingua italiana per gli stranieri (LS/L2) nella scuola pubblica

Pubblicato: Venerdì, 22 Maggio 2020 - redazione attualità

ROMA (attualità) - Come orientarsi per intrapredere la strada dell'insegnamento

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L’insegnamento della lingua italiana a persone straniere, riassunto nella sigla LS/L2 (lingua straniera / seconda lingua), rappresenta una carriera con più di uno sbocco professionale: scuola pubblica, enti privati nazionali e internazionali, carriera di libero professionista e addirittura metodologia di insegnamento online.

Le opportunità non mancano, ma non mancano nemmeno le domande su quale sia il percorso migliore per vedere certificate le competenze per questa professione.

Non esiste un vero e proprio percorso specifico ma in realtà ve ne sono diversi. Nello sviluppo di questo articolo vedremo alcune di queste vie percorribili cominciando proprio dall’accesso all’insegnamento nella scuola pubblica.

Insegnante di italiano LS/L2 nella scuola pubblica

Per insegnare la nostra lingua agli stranieri nella scuola pubblica è necessario presentare la propria candidatura per la classe di concorso A23, istituita appositamente per questa specifica professionalità. Ma quali sono i titoli di studio necessari per iscriversi?
Rientrano tra i titoli utili per la candidatura al concorso queste lauree in materie umanistiche:
 - Filologia moderna, Lingua e cultura italiana, Lingue straniere per la comunicazione internazionale, Linguistica (lauree specialistiche e integrazione vecchio ordinamento);
 - lauree in Lettere, Materie letterarie, Filosofia, Pedagogia, Lingua e cultura italiana, Lingue e letterature straniere, Storia (lauree vecchio ordinamento);
- Filologia moderna, Lingue moderne per la comunicazione e la cooperazione internazionale, Linguistica, Scienze delle formazione primaria (lauree magistrali e diplomi di II livello per la scuola primaria e dell'infanzia).

Oltre a questi c’è bisogno poi di un titolo di specializzazione, in questo caso l’elenco è ben più lungo e vi rimandiamo al sito ditals.com che riporta tutte le informazioni ufficiali del Miur su questo tema.

C’è da aggiungere che qualora la professionalità di un’aspirante maestro possa essere comprovata da una già acquisita esperienza, in quel caso allora verrebbe a mancare l’obbligatorietà di possesso del titolo di studio specifico.

Specializzarsi nell’insegnamento dell’italiano agli stranieri

Ci sono tre certificazioni che sono riconosciute come le più autorevoli in questo ambito, rilasciate da 3 tra gli atenei migliori del paese. Sono la certificazione DITALS rilasciata dall'Università per stranieri di Siena, la certificazione DILS-PG rilasciata dall'Università per stranieri di Perugia e la certificazione CEDILS rilasciata dall'Università Ca' Foscari di Venezia.

Questi titoli certificano che il futuro insegnante è in possesso delle dovute conoscenze teoriche, che ha un corretto approccio alla didattica e che è in grado di organizzare e gestire una lezione. Insomma, certificano che si è abili nell’insegnamento dell’italiano a una classe straniera.

Queste certificazioni possono essere perseguite da cittadini italiani o stranieri in possesso di laurea triennale, specialistica, magistrale o vecchio ordinamento in materie umanistiche; docenti non laureati in servizio presso scuole di qualunque ordine e grado; professionisti in possesso di esperienza documentata nell'insegnamento dell'italiano a stranieri.

Corsi online per l’insegnamento dell’italiano LS/L2

È doveroso segnalare che l’apprendimento della lingua italiana da parte di persone straniere avviene anche online sfruttando l’attuale potenza della tecnologia telematica, dove le scuole di lingua più all'avanguardia consentono di accedere a corsi online di tutti i livelli di conoscenza dell'italiano. Citiamo un piattaforma come Italki che consente a insegnanti e liberi professionisti di entrare in contatto con gli studenti registrati al portale.

Ovviamente non tutti possono iscriversi e passare subito all’insegnamento, c’è prima un’attenta analisi dei curricula e dei titoli di studio per assicurare agli studenti la professionalità del corpo docente iscritto alla piattaforma.

Su Italki, come su altre piattaforme simili, l’apprendimento avviene su Skype o altri canali. Nella maggior parte dei casi, gli iscritti si trovano all’estero per necessità professionali e hanno bisogno di imparare la quarta lingua più studiata al mondo.