L’allarme dei sindaci: “Non abbiamo risorse, così servizi a rischio”. Le parole di Marini, Montino e Tedesco

Pubblicato: Venerdì, 15 Maggio 2020 - redazione attualità

sindaci.mamilio.jpgALBANO LAZIALE (attualità) - Dopo l'approvazione del 'dl rilancio' parlano i sindaci di tutta italia

ilmamilio.it

Ai sindaci il decreto rilancio non basta. I primi cittadini di tutta Italia, privati delle entrate che il governo ha tagliato a imprese e commercianti in difficolta’, chiedono a gran voce un aiuto ulteriore: “Ci sono tante risorse per imprese e famiglie- avverte il presidente dell’Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro- ma noi cosi’ i bilanci non li chiudiamo. Anche noi siamo come le aziende, con entrate e uscite”.

E aggiunge: “Le uscite servono per il trasporto pubblico, l’illuminazione, la raccolta dei rifiuti. Non avendo tasse”, come ad esempio la Tari, “imposte e multe, rischiamo di non poter fornire servizi“.

La Dire ha interpellato i primi cittadini di diverse citta’ d’Italia per conoscere la situazione territorio per territorio. In provincia di Roma le parole di Marini (Albano Laziale), Tedesco (Civitavecchia), Montino (Fiumicino).

todis montecompatri banner ilmamilio

MARINI (ALBANO LAZIALE): SU ENTI LOCALI MANCANZE, ATTENZIONE A PARITARIE

Quello presentato ieri dal Governo “e’ un decreto che va nella giusta direzione”, tuttavia sugli enti locali “manca ancora qualche pezzetto, le mancate entrate per questi ultimi, dovute alle varie agevolazioni ai cittadini in questo periodo di pandemia, non vengono compensate per intero”. Lo ha detto all’agenzia Dire, il sindaco di Albano Laziale, Nicola Marini, che si unisce al coro di alcuni colleghi di vari comuni italiani scontenti per le risorse destinate agli enti locali contenute del dl Rilancio.

Inoltre, ha ammonito Marini, “il mancato inserimento delle scuole paritarie nel decreto, rischia di tramutarsi in una ulteriore zavorra per i Comuni: senza fondi e’ probabile che queste ultime dovranno ricorrere al sostegno degli istituti comunali, e quindi, dei Comuni stessi, gia’ in estrema sofferenza”.

gierreauto200513

TEDESCO (CIVITAVECCHIA): NOSTRO PORTO NON C’È, CAMERE INTERVENGANO

“Io rimango basito del fatto che in questo decreto non si dica e preveda nulla per il porto di Civitavecchia, che in sostanza e’ stato completamente dimenticato”. Parole aspre quelle del sindaco di Civitavecchia, Ernesto Tedesco, sul Dl Rilancio che a dire del primo cittadino non prevede misure o interventi per la citta’ portuale fortemente danneggiata dalla pandemia a causa dello stop al traffico crocieristico.

“Qui viviamo una situazione drammatica. Il nostro porto e’ il piu’ importante d’Europa, dopo Barcellona, nel Mediterraneo. E c’e’ un traffico crocieristico che sara’ bloccato almeno fino alla meta’ del prossimo anno. Tutto l’indotto che si e’ creato sotto il profilo turistico e commerciale a ridosso del porto si e’ inevitabilmente fermato. Questa pandemia -spiega Tedesco- affonda il porto, ovvero una struttura che da’ vita alla citta’ ma anche a Roma e alla Regione Lazio”.

Durissime le critiche politiche del sindaco leghista: “Rimango basito perche’ il porto, dal punto di vista politico, ha un riferimento ben preciso nell’ambito del PD, in piu’ ha un presidente della regione che del PD, Roma ha un sindaco 5 Stelle e c’e’ un governo che del PD insieme ai 5 Stelle. Io non capisco come questa filiera non abbia il buon senso di comprendere che ci dovrebbe essere un’attenzione maggiore per questa struttura”.

Mettendo a sistema i mancati introiti dovuti al lockdown con le risorse ipotizzate dal Governo, Tedesco sottolinea: “Sulla base del Decreto Rilancio, prospettive noi non ne vediamo. La speranza che ci rimane e’ che l’opposizione, e questo -aggiunge- e’ sintomatico del malessere che puo’ provare un sindaco. In particolare Durigon, Battilocchio e Silvestroni, ovvero i tre riferimenti principali del centrodestra, hanno fatto un intervento specifico a sul porto di Civitavecchia. Spero che questo- conclude il sindaco- possa essere utile per rivedere il testo in Parlamento per quella che io considero una disattenzione da colmare, ma comunque molto grave. Ci attendiamo un aiuto, non da dividere con altri 15 porti, ma specifico per Civitavecchia”.

MONTINO (FIUMICINO): URGE FINANZIAMENTO ADEGUATO AI COMUNI

“La manovra e’ abbastanza ampia, molto rivolta ai lavoratori, ai disoccupati e al reddito delle famiglie. Manca un finanziamento adeguato per i comuni”. Cosi’ il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, interpellato dall’agenzia Dire sul Dl Rilancio varato dal Consiglio dei ministri. Il primo cittadino del comune costiero-aeroportuale racconta come anche a Fiumicino sia aumentata la richiesta di servizi e di aiuti da parte delle famiglie, ma al contempo siamo diminuiti gli introiti generali.

“Se si fermano i comuni- sottolinea Montino- si ferma la spesa sociale: parlo dei poveri, che sono aumentati. Qui il tema e’ garantire che i comuni sopravvivano. Con i miliardi stanziati dal Governo, si copre circa il 50% dei mancati introiti. Su 55 miliardi di manovra, darne solo 3 o 4 ai comuni e’ completamente sbagliato. I comuni non incassano piu’ e al contempo i servizi sono aumentati perche’ continua la fila delle necessita’. Non ci siamo. Se la manovra prevede di togliere l’Imu ad alberghi e stabilimenti balneari, ed e’ giusto, va detto che si toglie l’Imu che devono incassare i comuni, e non quella che incamera lo Stato. E’ facile fare operazioni di questa natura. Anche sul fronte delle attivita’ di ristorazione si poteva fare di piu'”, conclude il sindaco.