Frascati, la Tari schizza all'insù. "Aumenti del 36% decisi solo su una stima del costo del servizio"
Pubblicato: Sabato, 07 Ottobre 2017 - redazione attualitàFRASCATI (attualità) - Un cittadino tuscolano: "L'ha deciso il commissario arrivato per l'incapacità dei nostri amministratori. Incentiviamo piuttosto la raccolta differenziata"
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Da un cittadino di Frascati, che si firma, in merito alla Tassa sui rifiuti riceviamo e pubblichiamo.
"Egr. direttore,
in questi giorni noi cittadini di Frascati abbiamo ricevuto l’avviso di pagamento della tassa sui rifiuti (TARI) con l’amara sorpresa di vederci addebitati, per l’esercizio 2017, pesantissimi conguagli.
Ciò è dovuto alla delibera del commissario di governo, figura non eletta ma frutto dell’incapacità a gestire da parte del nostro ceto politico, con la quale sono state aumentate nel calcolo della tariffa TARI sia la parte fissa (+61%) sia quella variabile (+9,05%) determinando un aumento in termini assoluti del 36% per l’eserczio 2017 sul 2016, come da raffronto degli importi finali conguagliati che ho avuto modo di verificare nei documenti relativi ai due esercizi in argomento.
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Cosa inquietante, considerato che la variazione del piano economico finanziario è stata effettuata a seguito di una previsione di incremento dei costi del servizio.
E’ da ritenere quindi che le tariffe fisse e variabili siano aumentate in maniera iperbolica sulla base di valori stimati e non definiti in barba all’art. 12 titolo III coma 2 e 3 del regolamento per la disciplina della imposta unica municipale ( UIC ) di cui la TARI fa parte.
Ma la raccolta differenziata, come sostenuto da autorevoli rappresentanti dell’amministrazione comunale, non doveva comportare una riduzione della TARI? Si può, politicamente parlando, imporre un aumento così forte in funzione di previsioni (stime), per di più deciso da un organo che, sia pure nella sua leggittima funzione istituzionale ed amministrativa, non è espressione dalla società civile ma solo rimedio dell’incapacità a governare?
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Si rende necessario, a mio avviso, nel quadro di riordino della problematica gestione dei rifiuti, prendere nella giusta considerazione la riduzione della TARI, (non schermandosi dietro l’assunto non è nostra responsabilità, è un provvedimento preso da altri) in considerazione che i “proventi derivanti dal recupero dei materiali raccolti in maniera differenziata” (art. 14 titolo III comma 5 UIC) possono determinare la sua riduzione.
In altre parole l’impegno dei cittadini a differenziare deve trovare contropartita in una diminuzione della tariffa e non in aumento selvaggio che non tiene conto dei progressi fatti, ma mira (questo è il valore percepito) solo a fare cassa.
Mi auguro, egregio direttore, che queste mie riflessioni da cittadino possano essere recepite e non restare lettera morta o peggio ancora considerate come uno “sfogo” inconcludente".
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