Grottaferrata e la Carta Archeologica: la camera sepolcrale dell’Ipogeo delle Ghirlande e i sarcofagi di Ebuzia Quarta e Carvilio

Pubblicato: Giovedì, 07 Maggio 2020 - Fabrizio Giusti

GROTTAFERRATA (attualità) – Continua la nostra indagine dentro la coperta più importante degli ultimi anni grazie al contributo della Carta Archeologica

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Per la 49a puntata della Carta Archeologica continuiamo ad indagare una delle scoperte più importanti degli ultimi anni nel territorio del Castelli Romani: l’Ipogeo delle Ghirlande. Dopo l’articolo riservato al dromos e ai primi scavi, ci soffermiamo oggi nella camera sepolcrale e sui due sarcofagi, di Ebuzia e Carvilio, madre e figlio. Un rinvenimento  straordinario, di livello internazionale, avvenuto nell'anno 2000.

LA CAMERA SEPOLCRALE - La cella non venne costruita in grande profondità nel terreno, se si considera che il piano di campagna attuale e il punto centrale dell’intradosso della volta risultano separati da una distanza di appena m 1,60. L’ambiente é interamente rivestito con blocchi di peperino, il noto lapis albanus, compreso il pavimento.

I blocchi alla base delle pareti erano di grandi dimensioni, così come quelli delle testate. In generale, le superfici interne, accuratamente levigate, erano lavorate con una serie di ritocchi minuziosi, mentre gli interstizi furono stuccati con altrettanta cura mediante l’uso una sostanza che ha assicurato, nel corso dei secoli, una tenuta perfetta contro le infiltrazioni. Qui furono rinvenuti i due sarcofagi di marmo: uno, rispetto all’ingresso, era appoggiato alla parete opposta (Carvilio Gemello), l’altro (Ebuzia Quarta), disposto ortogonalmente al primo, accostato alla parete di sinistra. Alcuni resti ossei semicombusti, appartenenti (forse) a due individui, giacevano sul pavimento, nello spazio compreso tra l’angolo della camera e i due lati brevi dei sarcofagi.

Il sarcofago di Aebutia Quarta - La fronte della cassa presentava una decorazione a rilievo entro una cornice esterna, lo spazio interno era diviso in tre parti da quattro lesene con fusto decorato a squame, capitelli corinzi a foglie lisce, la cui base sommariamente appoggiava direttamente sulla cornice. Sopra tre ghirlande a foglie di lauro appese alle lesene da, figurano altrettante tabulae, le due esterne più piccole anepigrafi e quella centrale iscritta. Sul lato corto di destra figurava, all’interno di una cornice, una ghirlanda che contornava un gorgoneion. Il coperchio presentava un motivo decorativo a foglie con cresta longitudinale. Entrambi i timpani mostravano un rilievo con corona. All’atto dell’apertura della camera sepolcrale si rinvennero, attorno al sarcofago, strisce di stucco cadute a terra che in origine sigillavano la fessura tra la cassa e il coperchio. Altre tracce della medesima sostanza furono asportate dalla fessura stessa all’atto dell’apertura del sarcofago.

L’iscrizione è la seguente:

Aebutia C . f. . Quarta / Antestiae Balbinae / et / Carvili Gemelli / mater piissima

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Il sarcofago di Carvilius Gemellus - Simile al precedente per sintassi decorativa sulla fronte della cassa, ma con coperchio piano; probabilmente questo sarcofago venne deposto per primo. Il coperchio, ricavato da un marmo più chiaro, era finemente decorato. Vi compariva un motivo a foglie disposte sulle due metà, lungo il quale si sviluppava una sorta di lungo “cuscino” formato da file di piccole foglie di quercia e ghiande, nonché da due nastri accoppiati con andamento obliquo, disposti a formare una sorta di spirale che avvolgeva il lungo “cuscino” stesso.

Il peso di quest’ultimo sul letto di foglie sottostanti era sottolineato da una  leggera incurvatura nella parte centrale del coperchio. Un altro elemento decorativo apparve al centro della copertura: una sorta di fascia decorata con un motivo a cerchi concentrici, tre per parte. La fascia, che conservava un valore religioso, alludendo forse alla porta degli inferi, copriva il letto di foglie. Sul bordo del coperchio era presente un restauro eseguito in antico, ma con una sostanza diversa, almeno nel colore, da quella usata sul sarcofago di Ebuzia.

L’iscrizione è la seguente:

T . Carvilio . T . f. . Ser(gia tribu) / Gemello / v(ixit) a(nnis) XIIX m(ensibus) III

La prossima puntata sarà dedicata agli interventi stratigrafici e gli interni dei sarcofagi, nonché al loro trasferimento.

Le altre puntate:

1 -  Grottaferrata, alla scoperta della Carta Archeologica. Via delle Vascarelle e l'area limitrofa: l’acquedotto Julia e una necropoli

2 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: la straordinaria scoperta dell’"Ipogeo delle Ghirlande" nel 2000

3 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: Via Quattrucci e ‘Colle delle Streghe’. I mausolei, le antiche strade

4 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: da Valle Marciana a Campovecchio tra tombe, tracciati e cisterne

5 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: le pendici del Tuscolo tra mausolei, strade e conserve d’acqua 

6 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: da Villa Senni al Tuscolo con la Via Latina. La distruzione dei contemporanei

7 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: l’antichissima via Cavona (Via Valeria)

8 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: i mausolei presso catacombe ‘Ad Decimum’. Le sepolture meno conosciute

9 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: la Villa di Rufino Vinicio Opimiano

10 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: una grande villa tra Via Anagnina e Via Sant’Andrea

11 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: 'Quarto Montioni', tra ville romane reali e presunte

12 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: Valle Marciana e La Torretta. Ville, strade e sentieri antichi

13 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: Villa Senni e Via Sant’Andrea, le antiche strade di collegamento

14 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: l’importante patrimonio di Borghetto. Mausolei, ville romane, tracciati

15 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: dal ‘Litta’ fino alla Cipiriana e Valle Marciana. Antiche piscine, vie ed edifici nascosti

16 -Grottaferrata e la Carta Archeologica: la grande villa romana verso 'Capo d'Arco'. Le evidenze di Bagnara, il ‘tempietto’ a Valle Marciana

17 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: la villa romana alle suore francescane. Il mausoleo e le sepolture perdute all’ex Casale Santangeli

18 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: tra l'Abbazia, Via del Grottino e Viale Kennedy alla ricerca di evidenze sconosciute

19 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: dalle opere antiche di Viale Kennedy fino ai tracciati delle ville Muti – Grazioli - Cavalletti

20 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: la grande villa romana tra Viale Dusmet, Via della Cipriana e Villa Grazioli

21 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: Villa Muti, Villa Grazioli e i resti di età imperiale

22 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: l’area di Via del Fico, un sito rilevante (e urbanizzato). Le ville, i sepolcreti

23 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: la zona di Villa Cavalletti e il colle citato da Plinio. La necropoli, i reperti

24 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: strade e tombe verso S.Anna. Le ville romane della zona

25 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: le grandi ville di Campovecchio e ‘Formagrotta’

26 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: da Castel de Paolis a Villa Gioacchini. Ville, strade, grandi cisterne

27- Grottaferrata e la Carta Archeologica, evidenze sparse: Il Fico, Castel de Paolis, Quattrucci, Casalaccio, S. Antonio. La tomba di Boschetto

28 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: le tombe di Vigna Schiboni e Via della Pedica, i ruderi in Via Vicinale Aldobrandini, le sorgenti tuscolane

29 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: l’edificio romano di Valle della Noce e la grande villa di Colle delle Ginestre (di Cicerone?)

30 -Grottaferrata e la Carta Archeologica: da Colle delle Ginestre alla Pedica fino a Tuscolo. Cisterne, ville, un'antica 'stazione di posta'

31 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: le vie per Tuscolo, le quattro strade, le distruzioni, i percorsi della Via Latina

32 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: le ville romane dell’area di Via dei Peschi e Macchia Borghese

33 -  Grottaferrata e la Carta Archeologica: da Squarciarelli al Roseto e oltre. Il ponte romano di Via di Rocca di Papa

34 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: da Roseto fino a Madonna della Molara e Via San Nicola

35 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: il ponte di Castel Molara, il sepolcreto di Villa Reali, la villa distrutta dall’edilizia alla Pedica

36 -  Grottaferrata e la Carta Archeologica: S. Giuseppe, Viale XXIV maggio, Villa Rasponi e Tuscolo. Tra mausolei, sepolcri e cisterne

37 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: le ville di Viale Vittorio Veneto e quelle ai confini con Marino

38 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: da Squarciarelli a Campovecchio. Le notizie sull’acquedotto Giulia

39 - Grottaferrata e la Carta Archeologica, rilievi sparsi: Via Anagnina, Cimitero, Cipriana, Villa Cavallini

40 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: Villa Senni, presso Ad Decimum. Gli studi sulle grandi strutture antiche

41- Grottaferrata e la Carta Archeologica: ancora tra Villa Senni e Ad Decimum. Curiosità e scoperte

42 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: siti sparsi in un territorio sorprendente. Borghetto, ville e tombe sulla Via Anagnina, Pratone

43 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: la cisterna di Villa delle Querce e l’edificio romano delle Quattro Strade

44- Grottaferrata e la Carta Archeologica, tornando alle pendici del Tuscolo: siti ed ipotesi. Il colle inteso come monumento

45 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: i frammenti dell’holmos a Tuscolo e le tracce di una tomba importante

46 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: Cipriana e Via di Cartabrutta. Un antico tracciato e i resti di una villa romana

47 - Grottaferrata e la Carta Archeologica: tornando sulla grande scoperta dell’Ipogeo delle Ghirlande. Storia di una scavo

48 -  Grottaferrata e la Carta Archeologica: lo scavo del dromos e l’anticamera dell’Ipogeo delle Ghirlande

Info:

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