Autunno e inverno caldi e poco piovosi: ci aspetta un'altra estate di siccità? I laghi sono avvertiti...

Pubblicato: Sabato, 18 Aprile 2020 - redazione attualità

ROMA (attualità) - Nel 2017 Acea lanciò l'allarme a maggio dividendo la provincia di Roma in "zone rosse" e "zone gialle". Quest'anno siamo nelle stesse condizioni?

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Nella tarda primavera del 2017, quasi in sordina ma lanciando un allarme ben preciso che, di fatto, segnò quell'estate, Acea avvertì che aveva suddiviso il territorio della provincia di Roma in aree a "zona rossa" (oggi drammaticamente di moda ma per altre più gravi ragioni) e "zona gialla", relativamente all'emergenza idrica a cui si andava incontro.

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Furono un paio di mesi particolarmente impegnativi sul fronte idrico per i Comuni dei Castelli romani, dell'area prenestina e della provincia settentrionale di Roma. Un'estate di quelle che si sarebbero ricordate.

La domanda sorge spontanea: quest'anno potremmo trovarci nelle medesime condizioni? O anche peggio?

Una domanda lecita alla luce delle due stagioni di scarsa piovosità che abbiamo appena affrontato: l'autunno 2019 e l'inverno. L'inizio della primavera non sembra peraltro aver significativamente mutato una scena caratterizzata in primis da una media di temperature decisamente troppo mite rispetto alle medie consolidate.

A soffrire maledettamente tre anni fa, con un lentissimo rientro verso una normalità quantomeno accettabile furono i laghi di Castel Gandolfo (malato cronico) e, ancor più, di Bracciano. Proprio lo specchio d'acqua sabazio subì un vistoso abbassamento del livello delle sue acqua a causa del massiccio attingimento idrico che venne operato per non lasciare senza acqua neanche un palazzo di Roma. O qualcosa del genere.

Proprio tra Bracciano, Anguillara a Trevignano Romano vennero scoperte spiagge che da decenni non erano all'aria.

Ebbene, il timore è che anche quest'anno - come se non bastasse il coronavirus - si possa ripetere lo scenario di 3 anni fa.

Purtroppo, in particolare in alcuni Comuni dei Castelli romani, i segnali sembrano già esserci con i primi distacchi e le prime carenze idriche stagionali. Soprattutto nelle solite zone.

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