Il racconto: "Io frascatano bloccato in Brasile dal coronavirus"

Pubblicato: Mercoledì, 08 Aprile 2020 - redazione attualità

bahia ilmamilioFRASCATI (attualità) - "Non so ancora come rientrare in Italia e la situazione qui è molto complicata"

ilmamilio.it

Da Fabio De Simoni, cittadino di Frascati, riceviamo e pubblichiamo.

"Gentile redazione,

sono un frascatano che si trova in Brasile (Stato di Bahia) ed è impossibilitato a tornare in Italia per le note vicende dovute alla pandemia.

Il mio volo di ritorno del 5 aprile è stato cancellato dalla compagnia aerea portoghese, la TAP, che mi ha promesso in compenso un voucher.

Ho contattato l'unità di crisi della Farnesina che mi ha consigliato il rimpatrio con volo Alitalia da San Paolo (costo 625 euro) e che per il mese di Aprile ci sarebbero stati un volo ogni 3 giorni.

Il problema era dovuto al fatto che San Paolo è il centro della pandemia in Brasile e che mi trovo in un'isola che è stata sigillata, nel senso che non si può entrare e se esci non si rientra, il che per certi versi è un bene.

I contatti con Salvador sono chiaramente bloccati quindi avrei dovuto prendere una barchetta per la terraferma e andare in taxi - 5 ore - all'aereoporto di Salvador e con un volo interno arrivare a San Paolo e lì imbarcarmi finalmente per l'Italia.

Una volta organizzatomi scopro che l'Alitalia ha sospeso i voli senza addurre motivi fino al 2 Maggio, in pratica ci ha accannato e che l'unica compagnia che opera è la Lufthansa.

I soldi stanno terminando e non posso permettermelo

Ho contattato di nuovo l'unità di crisi che mi ha consigliato di registrarmi, ma la griglia di registrazione è troppo complicata per chi non ha dimestichezza con la tecnologia- per esempio non accettava il fatto che non possiedo uno smartphone ed il numero inserito veniva rifiutato.

Hanno proceduto loro a registrarmi ma poi dovevo registrarmi al sito dovesiamonel mondo che prevede di inserire una data di ritorno e che mi invitava a scaricare un modulo per il rientro ma sull'isola è tutto chiuso eccetto i supermercati e le farmacie che non hanno stampanti.

In breve il supporto offerto dall'Unità di crisi è nullo, anzi frustrante e credo non ci siano piani per il rimpatrio dei connazionali.

In Brasile c'è un presidente che è in controtendenza rispetto alle misure adottate nel resto del mondo: sostiene che i negozi devono restare aperti altrimenti l'economia ne risentirebbe e che il virus è poco più di un raffreddore e che lui, un atleta, lo supererebbe senza problemi.

comeDonare ilmamilio

In compenso i Governatori (il Brasile è uno stato federale) ed il ministro della salute del suo Governo hanno adottato misure di isolamento: non sappiamo quello che potrebbe succedere.

In questa situazione esplosiva mi trovo abbandonato ed in più sull'isola c'è stato anche un caso di Zica.

Spero al più presto possa tornare nella amata Frascati ma non confido in aiuti concreti dell'Unità di crisi e dovrò contare solo sull'aiuto della famiglia e degli amici che mi ospitano - per fortuna - gratis".