Rocca di Papa, Saba: "Comune pubblica determina per incarico esterno da 50 mila euro: quei soldi diamoli alle famiglie in difficoltà”

Pubblicato: Lunedì, 06 Aprile 2020 - redazione politica

Rocca di Papa, Massimo Saba: "Mai detto che mi ritiro. Il mio ...ROCCA DI PAPA (attualità) - Chiesto l'annullamento dell'atto

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L’ex Assessore Massimo Saba ha attaccato attraverso i social la Vicesindaca Veronica Cimino. Al centro una determina pubblicata sull’Albo Pretorio che affida una consulenza tecnica per 50mila euro ad una società della Capitale.

“Questi soldi – afferma Saba - destiniamoli, piuttosto, alle famiglie che non riescono a pagare le bollette”. Poi spiega: “L’Amministrazione Cimino, mentre chiede soldi ai Cittadini per un fondo anti emergenza, che si inventa? Ce lo dice la determinazione n. 204 del 25 febbraio 2020, pubblicata e ad oggi ore 14:43 non revocata, sull’Albo Pretorio del Comune. Il linguaggio è talmente burocratico da essere quasi incomprensibile”.

Il Comune – accusa Saba - intende affidare ad una società di Roma, dietro un corrispettivo fino € 39.800,00 + IVA, ovvero, con l’IVA al 22% ben 48.556 euro, con l’incarico di fornire “un supporto scientifico – operativo di alta professionalità con il quale rapportarsi per quanto attiene alle tematiche e alla gestione procedimentale delle commesse da appaltare”.

“L’incarico riguarda una consulenza tecnica per un massimo di quattro gare di appalto – afferma Saba - Ma non si capisce per quale tipo di lavori deve essere resa la consulenza. In sostanza la società incaricata dovrebbe fornire un massimo di quattro consulenze preventive (del costo cadauna di circa 10 mila euro ) per evitare che il Comune, e in particolare l’ufficio Lavori Pubblici e Ambiente, facciano errori. Ma per favore! Sino a prova contraria questi tipi pareri e consulenze professionali devono essere espressi dall’ ufficio tecnico e legale del Comune. Se proprio per scrupolo si volesse essere sicuri sulle procedure adottate – prosegue - si può chiedere sempre un parere previo all’ANAC, o alla sezione Enti Locali della Corte dei Conti, o all’ ANCI: l’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia. Il servizio è gratuito”.

“Faccio un appello pubblico – conclude - perché venga annullata questa determinazione, e che i 48.556 euro vadano a costituire un fondo per il pagamento delle bollette Enel, Gas, Acqua, Affitti ecc. di famiglie- in questo momento così tragico - in forti difficoltà economiche”.