Coronavirus, Confindustria: "Economia colpita al cuore. Pil in calo del 10% nel primo semestre"

Pubblicato: Martedì, 31 Marzo 2020 - redazione attualità

Coronavirus - Confimprese: verso la chiusura dei negozi fino al 3 ...ROMA (attualità)-  Il Centro studi Confindustria avverte: "bisogna agire immediatamente"

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Un'economia italiana colpita al cuore dal coronavirus. Sarà "enorme la perdita di Pil nella prima metà del 2020". Lo stima il centro studi di Confindustria: una "caduta cumulata dei primi due trimestri del -10% circa". "Il Covid-19 affossa il Pil" poi una "risalita lenta": ipotizzando un "superamento della fase acuta dell'emergenza a fine maggio" conferma la stima di un -6% per il 2020. Ma "solo i prossimi mesi diranno" se in queste ipotesi c'è "realismo o eccessivo ottimismo".

Nel 2020 si registrerà un indebitamento del 5% del Pil e il debito salirà al 147% "per l'effetto congiunto dell'ampliamento del deficit legato all'emergenza COVID-19 e della caduta del Pil nominale (-5,2%)". Sono le previsioni del Centro studi di Confindustria che incorporano gli effetti del decreto Cura Italia per limitare i danni del Coronavirus. Nel 2021 il deficit migliorerà, rimanendo però sopra il limite del 3% (3,2%, la stima include la disattivazione delle clausole Iva) mentre il debito si assesterà al 144,3%.    

Sul fronte del lavoro per gli economisti di via dell'Astronomia è "verosimile" che "la resilienza dell'occupazione nel 2020 sarà almeno pari" al 2009 con la crisi finanziaria: stima che "nel 2020 cadrà dell'1,5% in termini di teste": una tenuta degli occupati (con ammortizzatori e strumenti di flessibilità) a fronte di una maggiore contrazione del 2,5% delle unità di lavoro equivalenti a tempo pieno e del 3,1% idi ore lavorate".

Il tasso di disoccupazione è visto all'11,2%.   

 

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