VIDEO - Il rugby di Frascati in lutto: è morto Paolo Paoletti. Quello scudetto a Brescia e quella meta di marca frascatana

Pubblicato: Lunedì, 30 Marzo 2020 - redazione attualità

paoletti paolo ilmamilioFRASCATI (rugby) - Avrebbe compiuto 68 anni il 1° maggio. Una carriera di spessore e ben 20 presenze in nazionale. Lello Pagnozzi: "All'Appiani un'azione epica..."

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Se n'è andato nelle scorse ore all'INI di Grottaferrata Paolo Paoletti, colonna del rugby di Frascati. A portarlo via in questi giorni terribili è stato un brutto male che gli era stato diasgnosticato pochi mesi fa. Il 1° maggio, tra un mese, avrebbe compiuto 68 anni.

Personaggio singolare, ruvido e complesso con l'anima del rugbysta impressa a fuoco sulla pelle, Paolo Paoletti ha incarnato a lungo l'indimenticata immagine di quella che possiamo definire la seconda generazione di grandi rugbysti frascatani.

Proprio con la maglia giallorossa Paoletti giocò tra il 1969 e il 1972 prima di trasferirsi dove rimase per due stagioni sfiorando lo scudetto e centrando, al primo anno, il secondo posto ad un solo punto dal Petrarca Padova.

Una soddisfazione, quella del titolo italiano, che Paolo Paoletti, in compagnia dell'altro frascatano Tonino Spagnoli, centrò nel 1975 con la Wuhrer Brescia.

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Decisiva, in quella stagione, la vittoria di Padova. "Ricordo perfettamente quella partita, all'Appiani di Padova - racconta Lello Pagnozzi, già corrispondente della Gazzetta dello Sport prima di diventare segretario generale del Coni e, da qualche anno, consigliere comunale di Frascati - . Fu una partita straordinaria, ma ciò che mi è rimasto impresso fu la meta che permise al Brescia di uscire indenne dalla tana del Petrarca. Un'azione, avviata da punizione, con Paoletti che gira intorno agli altri e poi apre per Spagnoli che va a meta. Un'azione bellissima, che praticamente era la stessa che l'ingegner Bonifazi studiò ed applicò a Frascati e che permise, anche col 12-12 di Padova, al Brescia di vincere lo scudetto. Un titolo che parlava molto frascatano". A consegnare poi il tricolore, l'unico finora, al Brescia fu la vittoria di misura per 8-7 in casa contro L'Aquila e che consentì alla leonessa il sorpasso in classifica.

Il Petrarca Padova (finito terzo), campione d'Italia nelle 5 precedenti stagioni, fu costretta a cedere il passo.

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Il Brescia campione d'Italia

A Brescia Paoletti rimase fino al 1980.

Importante la carriera in nazionale: con 20 presenze in maglia azzurra, probabilmente è il frascatano con più gettoni nazionali. Quattro anni in azzurro, dal 2 aprile 1972 (a Lisbona in coppa delle Nazioni contro il Portogallo) al 1976, a Parma contro la Romania.

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Paolo Paoletti rimase sui campi fino al 1992, ma negli ultimi 10 anni in veste di arbitro.

Per Paolo Paoletti anche una carriera da attore teatrale. Nel 2012 è stato infatti in scena in teatro nel dramma Finding Murdoch che narra la storia di Keith Murdoch, ex giocatore degli All Blacks che, dopo essere stato escluso nel 1972 da un tour a causa di una rissa mentre la squadra era in Galles, non fece ritorno in patria e sparì in Australia. Paoletti ha interpretato il protagonista della storia. (fonte Wikipedia).

"E' terribile - dice ancora Lello Pagnozzi - che in questo momento sia impossibile tributare ad un uomo che ha dato tanto al rugby frascatano e nazionale sia impossibile tributare il giusto riconoscimento con il funerale cittadino che gli sarebbe stato dovuto. Mi auguro che la città sappia riconoscergli i meriti sportivi quando tutto questo sarà passato".

Moltissimi, dal mondo del rugby tuscolano ma non solo, i messaggi di condoglianze che stanno giungendo alla famiglia di Paoletti.

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