Grottaferrata, Garavini: riflessione in tempo di emergenza su provvedimenti e amministrazione

GROTTAFERRATA (attualità) - Il consigliere comunale affida al suo profilo social una riflessione su questi difficili tempi

ilmamilio.it

"Di questo passo dove arriveremo? Quali compressioni ai nostri diritti riceveremo? Non so voi, ma io in questi giorni vivo un senso d'oppressione, non dovuto solo all'isolamento ma anche ad una compressione dei miei diritti fondamentali. Limitato diritto alla circolazione, all'istruzione per gli studenti, alla libertà religiosa per i credenti, allo sport per gli sportivi, al lavoro per alcuni lavoratori sopratutto gli autonomi, limitato diritto alla riunione per chi fa convegni, feste o semplicemente aperitivi. Malgrado con una certa flessibilità tali limitazioni ci sono state.

Voi direte e penserete, "in nome dell'emergenza sanitaria e per il contenimento del Covid-19, questo ed altro!" Tutti d'accordo. Ci troviamo di fronte però ad una serie di provvedimenti che danno l'idea di essere "in ordine sparso" e con "poca coerenza", lasciando spazio anche all'iniziativa dei singoli Comuni che in qualche caso con dichiarazioni o fatti hanno creato non poco scompiglio od ilarità.

A contrario vedo che in alcuni comuni di amministratori hanno adottato il sistema delle videoconferenze, sia per essere doverosamente aggiornati, sia per prendere decisioni democratiche nell'ambito dell'Amministrazione. E non ci dica il nostro Sindaco che il Comune non è in possesso dei strumenti tecnologici! Sono giorni che facciamo "aperitivi virtuali" su whatsapp! Qui a Grottaferrata siamo alla solita storia, decide tutto il nostro Sindaco "suprema autorità sanitaria" o da solo o con la stretta cerchia degli "eletti". E tutti gli altri provvedimenti? Ci sarebbero da studiare strumenti a sostegno dei nostri cittadini, delle nostre attività produttive, iniziare a pensare al dopo. Niente di tutto questo. Ogni giorno, come vedo nell'unica chat istituzionale che abbiamo, ci troviamo a dover elemosinare informazioni "ufficiali" che puntualmente arrivano dopo essere state pubblicate sui giornali.

Ma torniamo alla situazione Nazionale. Bisogna dire che il decreto legge del 23 febbraio 2020 n°6 ha messo in atto una serie di limitazioni facendolo però in maniera molto generica, lasciano al Presidente del Consiglio ampia possibilità di manovra. Nessun controllo preventivo del Presidente della Repubblica, nessun esame parlamentare (Parlamento che ora mi sembra sia del tutto assente). Una sola persona stabilisce quali siano le limitazioni ai nostri diritti fondamentali. Quando tutto finirà, e sicuro che finirà, sarà necessario valutare la portata di tutte quelle misure già attuate e che in futuro verranno attuate, in relazione al limite Costituzionale.
Sento di non essere tutelato, provo un senso di indeterminatezza in tutto ciò".

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