Coronavirus, il dottor Franco Reali: "Un possibile aiuto dal farmaco contro la gotta"

Pubblicato: Mercoledì, 18 Marzo 2020 - redazione attualità

reali franco ilmamilioFRASCATI (salute) - Il medico frascatano ha parlato della sua intuizione all'AIFA. "Ho notato un asciugamento delle mucose"

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Sono giorni di quarantena, di emergenza sanitaria, di preoccupazione, di dolore ma anche di grande impegno e di ricerca.

Sono molti coloro che sono in primissima linea ma anche chi segue ad una certa distanza lo sviluppo dell'epidemia ed ha tutti i titoli per parlare con cognizione è parte in causa.

E' il caso del dottor Franco Reali, 74 anni, in pensione da diversi anni e con alle spalle una lunga carriera da medico di base ed anche da ospedaliero.

E' proprio lui, sulla scorta di quanto accaduto in questi giorni con la sperimentazione su pazienti affetti da covid-19 di farmaci normalmente utilizzati per la cura dell'artrite reumatoide (come l'Actemra di Roche), a suggerire un altro farmaco che potrebbe essere utile nella lotta a questa terribile malattia.

"Soffro di gotta da anni - dice - e curo questa patologia con l'Arcoxia 90, che proprio come il Tolicizumab, principio attivo dell'Actemra, è un farmaco antinfiammatorio non steroideo, seppur di tipo differente".

"Ebbene - prosegue il dottor Reali - dal momento che soffro anche di rinite cronica (il naso che goccia, per intenderci) ho notato che quanto assumo l'Arcoxia questo ha un effetto benefico anche su quest'altra meno grave patologia. Ho insomma notato che questo genere di farmaco "asciuga" le mucose faringee e nasali. Mi sono quindi chiesto se, proprio in virtù di questa proprietà, gli inibitori selettivi della COX-2 possano essere utili contro la polmonite interstiziale effetto del coronavirus".

GIERREauto 0220Medico con la passione del tennis, per qualche anno presidente dell'AMTI (Associazione medici tennisti italiani), il dottor Reali si dice orgogliosamente allievo dei professori Zilli e Legramante.

Della sua intuizione il dottor Franco Reali ha parlato anche con l'AIFA, l'Associazione italiana del farmaco, trovando disponibilità. "L'apertura della sperimentazione dei farmaci per l'artrite reumatoide è una buona notizia e chissà che anche il mio suggerimento possa contribuire alla causa. Bisogna tentare tutte le strade per limitare i danni di questa malattia".