Albano, Tedone e Zeppieri: “La democrazia non si taglia, il 29 marzo votiamo NO”

Pubblicato: Lunedì, 02 Marzo 2020 - Redazione politica

ALBANO (politica) - nota di Alessandra Zeppieri e Salvatore Tedone de "L'Altra Albano"

ilmamilio.it 

Da Alessandra Zeppieri e Salvatore Tedone riceviamo e pubblichiamo. 

"La democrazia non si taglia.

Il 29 marzo 2020 saremo chiamati a votare, attraverso un Referendum confermativo e quindi senza quorum, per ratificare la legge costituzionale concernente «Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”.

La riforma, nota anche come il “taglio delle poltrone”, prevede essenzialmente una riduzione di 365 parlamentari, passando 630 a 400 deputati e da 315 a 200 senatori. Una riduzione quindi del 36,5% del corpo dei rappresentanti del popolo italiano (il sistema vigente vede corrispondere un deputato ogni 96.000 abitanti e un senatore ogni 192.000, mentre con l’attuarsi della riforma saranno rispettivamente 151.210 e 302.420) a fine di risparmiare i costi per le casse dello Stato. Costi che, secondo l’Osservatorio sui conti pubblici, diversamente da quanto sbandierato dagli esponenti della nota SRL e da altri esponenti di partiti nazionali , tra Camera e Senato saranno risparmiati 285 milioni a legislatura e quindi 57 milioni ogni anno, una cifra corrispondente allo 0.007% della spesa pubblica italiana.

Una riforma che mal si sposa con il volere dei nostri padri costituenti che nel scrivere la costituzione Repubblicana prevedevano la massima rappresentanza dei cittadini come forma di una indissolubile democrazia contro ogni forma di nuove dittature!

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Un riforma quindi che riduce la rappresentanza, indebolisce le Camere, rafforza e verticalizza (indirettamente) il potere nelle mani dell’esecutivo a fronte di un risparmio non significativo ed esiguo se commisurato alla perdita di democrazia che ne consegue . Risparmio che comunque può e deve essere ottenuto attraverso altre strade: taglio degli stipendi dei parlamentari e dei burocrati di stato a loro collegati e revoca dei benefit e dei privilegi. Noi come Lista Altra Albano riteniamo che questa sia la giusta risposta al risparmio e alla demagogia populista.

In questo periodo storico, fatto di post ideologismo e assenza d’Idea, la politica ha perso la concezione di “responsabilità” del fare politica che la caratterizzava ed è ormai ridotta a semplice amministrazione. Il senso pratico, la ricerca costante di consenso, la propaganda come fine sono i veri vincitori e la campagna referendaria assente e il silenzio assordante da parte di tutti i principali mezzi di informazione ne sono la dimostrazione.

Siamo consapevoli che l’esito appare ormai scontato, e che opporsi a quella che viene presentata come una lotta contro la cosiddetta “casta” possa risultare una scelta impopolare, ma oggi più che mai, dobbiamo difendere la politica e con essa la nostra stessa libertà ed opporci a questa dilagante demagogia orchestrata ad arte e apparentemente innocua che non sottintende un’idea di riforma dello Stato, ma solo una volontà punitiva nei confronti della democrazia parlamentare e che nella sua retorica anticasta non ha fatto altro che alimentare e rafforzare la casta stessa.

Per tali motivi NOI VOTEREMO NO ad una legge su cui persistono numerose controversie di natura democratica, giuridica e politica, che meriterebbero maggiore considerazione e non una riduzione in slogan semplicistici”.