Castel Gandolfo, Colacchi: “Monachesi ha rimosso l’assessore Camerini, crisi in maggioranza?”

Pubblicato: Domenica, 23 Febbraio 2020 - Redazione politica

CASTEL GANDOLFO (politica) - l'ex sindaco perplesso sul futuro della maggioranza 

ilmamilio.it - nota stampa

Dall’ex sindaco Maurizio Colacchi riceviamo e pubblichiamo.

“Circola la voce nella città di Castel Gandolfo che nella riunione di maggioranza di giovedì scorso la Sig.ra Monachesi abbia revocato l’incarico di Assessore alla Cultura al Consigliere comunale Camerini. Non sappiamo ancora con quali motivazioni. Si può sfiduciare un Assessore con atto motivato: per incapacità amministrativa acclarata; per disonestà; per non essere in sintonia con il programma amministrativo su cui è stato eletto. Sembra un film già visto. Ricorda quando, nella passata amministrazione, la sig.ra Monachesi sollevò l’amico Fabrizio Moianetti dall’incarico di Vicesindaco, senza mai comunicare le motivazioni di tale gesto. Perché non esistevano motivazioni tali. Capimmo dopo pochi giorni il perché, quando nominò, al posto di Moianetti, Assessore, il candidato a Sindaco del centro destra Alberto De Angelis dando vita alla Amministrazione PD-Centrodestra.

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Ora si apre una nuova crisi di governo. Se i rappresentanti eletti  in quota all’Associazione Pesca (Toti e Camerini) vengono espulsi dalla maggioranza e quindi relegati all’opposizione la maggioranza si regge per un voto (7 consiglieri compreso il sindaco contro 6 consiglieri di opposizione). Troppo debole  soprattutto numericamente per tenere le redini del governo per  altri due anni. Allora ci domandiamo chi sarà il prescelto che farà da stampella alla maggioranza? Chi questa volta si immola, per il bene della Città e della poltrona, tradendo i suoi elettori e il programma su cui è stato eletto? A breve lo sapremo. Certo un’altra brutta pagina politica è stata scritta nella nostra Città. E’ arrivato il momento che le migliori energie presenti nel territorio inizino a dialogare e collaborare, tralasciando sterili incomprensioni per il bene di Castel Gandolfo”.