Grottaferrata, Mirko Di Bernardo e Luigi Spalletta: due nomi sul taccuino per le comunali 2022

Pubblicato: Venerdì, 21 Febbraio 2020 - Italo Lupi

GROTTAFERRATA (politica) – Tra due anni di questi tempi la città sarà in campagna elettorale. Si affacciano le prime proposte

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Il 2022 sarà l’anno della conclusione della Giunta Andreotti e si tornerà alle urne per il rinnovo del consiglio comunale. Fatte salve le intenzioni (almeno ad oggi) di ricandidatura dell’attuale sindaco con una coalizione presumibilmente civica (ma svuotata di molti che lo sostenevano tre anni fa, basti guardare le posizioni in consiglio di Pavani e Garavini o la nascita di FareRete, composto per grande parte da ex sostenitori della Giunta), nuove proposte appaiono già all’orizzonte.

Due, in particolar modo, coloro che vengono dati in 'ascesa'. Il primo è Mirko Di Bernardo. L’ex assessore mandato via da Andreotti, per cause che in fin di conti non si sono mai comprese pienamente, sembra essere uno di quelli in rampa di lancio. Attorno a lui, oltre alla realtà di FareRete, si sta creando una sorta di laboratorio politico che potrebbe comprendere il PD, con cui Di Bernardo ha rapporti di simpatia, il campo cattolico e progressista della città, oltre che una parte del mondo associazionistico e delle scuole che quando fu respinto dalla Giunta Andreotti mostrarono addirittura la loro contrarietà con comunicati e note ufficiali. Di Bernardo rappresenterebbe poi quel salto generazionale che molti, in questi ambiti politici, auspicano per Grottaferrata.

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Sul versante opposto un nome che sta iniziando a circolare insistentemente è quello di Luigi Spalletta. Anche lui deluso dalla Giunta Andreotti e molto critico nei confronti dell’attuale amministrazione. Spalletta sta mano mano crescendo tra i papabili di un fronte che potrebbe estendersi dalle realtà civiche moderate fino al centrodestra. Negli ultimi giorni pare che il suo nome sia iniziato a circolare negli ambienti extracomunali del centrodestra (provinciali, regionali). Da verificare invece i rapporti con il centrodestra locale, considerato il fatto che l’attività politica dell’intera coalizione negli ultimi mesi si è spenta. Forse è proprio per questo che il nome dell’ex Presidente del Consiglio comunale ha iniziato a farsi spazio?

Qualora non ci fosse il centrodestra di mezzo, che troverà comunque una sua candidatura autonoma, il nome di Spalletta è uno di quelli che comunque potrebbe emergere nella bagarre che si prospetta tra un anno e mezzo (il periodo in cui partirà il valzer degli incontri e delle coalizioni).

L’obiettivo  2022 appare lontano, ma in realtà è politicamente più vicino di quanto si creda.