Premiato in Campidoglio il campione italiano di pugilato Gabriele Casella, originario di Ariccia.

Pubblicato: Venerdì, 21 Febbraio 2020 - Redazione 1
 
  • ARICCIA (sport) - L’Assessore Capitolino  Daniele Frongia mette al centro della città di Roma la “nobile arte”. 
     
    ilmamilio.it
     
    Premiato in Campidoglio il giovane pugile originario di Ariccia campione italiano dei pesi massimi Gabriele Casella, prossimo olimpionico a Tokio. L’Assessore Capitolino  Daniele Frongia mette al centro della città di Roma la “nobile arte”. 
     
    Il giovane pluricampione del mondo è stato premiato perché rappresenta l’essenza pura degli sport da combattimento e per essere uno degli atleti Italiani che si è maggiormente distinto, sotto l’egida del Coni, in diverse discipline e classi di peso degli sport da combattimento e per aver fatto trionfare in sfide estreme la città di Roma e l’Italia sui ring internazionali.
     
    Casella, in ritiro ad Assisi presso il Centro Nazionale di Pugilato per il percorso di qualificazione ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, ha anche conquistato il titolo di Campione Italiano AOB Categoria Kg 91 nel pugilato Olimpico. Ma oltre che per il merito sportivo, Gabriele, da tutti conosciuto come “il Magnificent”, è stato lodato anche per l’impegno sociale e civile profuso nella città di Roma e in provincia, per l’impegno a favore dell’ambiente e dei consumi sostenibili (grazie al sostegno dato ai piccoli contadini e al cibo green dei Farmers Markets a km0 ) e per le sue battaglie contro la violenza ed il bullismo, per la difesa delle donne ed il sostegno ai più vulnerabili.
     
     
    Apprezzamento è stato dato per i suoi incontri nelle scuole più difficili di Roma con "Fight For Love", l’associazione da lui cofondata, e per le donazioni destinate ai giovani delle palestre popolari che vivono in condizioni economiche disagiate per dare loro la possibilità di partecipare gratuitamente alle attività sportive. Ed infine la capacità di Gabriele Casella di comunicare con i più giovani, per trasmettere i valori della tolleranza e del rispetto, presidi del pugilato quale sport di cittadinanza.
     
    Per il giovane campione originario di Ariccia, che vive da alcuni anni a Roma, la boxe è anche una “pratica artistica”, una palestra interiore per chi si dedica alle arti performative, per l’arte dell’attore. Per Gabriele Casella, che fin da piccolo ha avuto a che fare con il teatro e lo spettacolo, stare sul ring è un modo per stare in scena. “Lo sport da combattimento è l'essenza dello stare in scena. Come hanno insegnato i più grandi riformatori del teatro. Il pugilato è un importante laboratorio di formazione per qualunque attore.”, ci racconta l’atleta.
     
    E forte è il legame della boxe anche con l’arte contemporanea. L’Assessore Frongia afferma: “Uno dei più interessanti pugili del primo novecento, Arthur Cravan, era un poeta amico dei protagonisti delle avanguardie storiche di quegli anni. Era sempre accanto a Duchamp durante i principali eventi della sua carriera artistica. E poi la boxe, così strettamente legata all’epopea del cinema, non poteva non avere maggiore spazio a Roma, la capitale del Cinema”.
     
     Per questo, ci ricorda l’Assessore Frongia, il 26 febbraio, nel Salone d’Onore del Coni, saremo tutti a sugellare questo legame partecipando al “Premio Giuliano Gemma”.   Premiato anche il maestro Simone D'Alessandri, di Pomezia, allenatore di Gabriele Casella - che quest’anno con la sua società ha vinto il premio di migliore palestra di pugilato italiana per i risultati agonistici ottenuti - per quanto fatto come tecnico a favore dei pugili e del pugilato romano e della provincia .
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