Rocca di Papa, nuove tensioni tra commercianti del centro e Comune. L’ultimo caso a San Valentino

Pubblicato: Domenica, 16 Febbraio 2020 - redazione attualità

Risultato immagini per comune corso mamilioROCCA DI PAPA (attualità) – Negozi che chiudono e altri in difficoltà, sul futuro non ci sono tempi certi

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Corso della Costituente resta chiuso. Da nove mesi. Un tempo molto lungo che ha determinato nel frattempo una crisi commerciale seria nel centro storico, in realtà già in corso prima dei drammatici fatti del 10 Giugno 2019.

Ben cinque attività commerciali, sul finire dello scorso anno, hanno chiuso i battenti. Le altre resistono come possono, tra molte difficoltà e la persistente richiesta di un'attenzione e presenza maggiore delle istituzioni. Inutile dire che tra gli operatori da tempo l’irritazione nei confronti delle autorità è per questo piuttosto marcato.

Oltre alle polemiche che si sono susseguite, tra rinvii di dissequestri e accuse all’amministrazione di non aver fatto tutto il possibile, nel giorno di San Valentino si è avuta l’ennesima tappa di questa tensione, con la decisione di dar luogo alle operazioni di scarico delle tegole per il tetto della Scuola centro urbano proprio nella mattina di un giorno in cui comunque si prevedeva una possibilità di afflusso maggiore per il giorno degli innamorati. E’ accaduto così che il Corso, già vietato al transito veicolare, è stato interdetto anche per quello pedonale.

Inevitabili le reazioni.

Ieri sera l’amministrazione comunale, con tempi opinabili, ha cercato di chiarire quanto accaduto. “La relativa ordinanza prevedeva che tali operazioni sarebbero dovute iniziare alle ore 9:00 ma al fine di concludere le operazioni il prima possibile la Vicesindaco aveva impartito direttiva al comandante della Polizia Locale di anticipare le operazioni alle 7.00 del mattino con conclusione per le 9:15. Infatti, sia la ditta sia gli agenti di Polizia Locale erano già presenti sul posto a partire dalle ore 7:00. Nonostante ciò, le operazioni hanno avuto fattivamente inizio più tardi, a causa della nebbia e del maltempo, che rischiavano di compromettere la sicurezza dell’intervento”, dicono dal Comune. “È utile precisare – prosegue la nota - che la chiusura al transito pedonale di Corso della Costituente si è resa necessaria esclusivamente nei momenti in cui erano presenti dei carichi sospesi. Diversamente da quanto disposto, lo scarico delle tegole è terminato circa alle ore 10:30. L'amministrazione non intende in nessun modo entrare nel merito delle liti tra commercianti ma sta provvedendo a chiedere con carattere di urgenza chiarimenti presso gli uffici competenti, per individuare eventuali responsabilità e valutare sanzionamenti nei confronti della ditta”.

In verità liti tra commercianti non ce ne sono state. Anzi, coloro che si sono sentiti di protestare per quanto avvenuto sui social o direttamente nella sede comunale erano mossi dalla medesima volontà. Tra gli esercenti è stata lamentata sopratutto la mancata comunicazione preventiva dei lavori, il relativo divieto di parcheggi nella zona in oggetto, la scelta del giorno, la mancata sorveglianza degli organi di controllo ufficiali.

Prosegue intanto il disagio. Da parte del Comune nei giorni scorsi si è annunciato che per la fine di febbraio dovrebbero esserci novità rispetto al dissequestro della strada, che comunque dovrà essere oggetto di lavori nelle sue sue cavità. Insomma, teoricamente si dovrebbe tornare ad una apparente normalità a marzo inoltrato. Anche se tempistiche precise non sono state annunciate. E questo alimenta dubbi e perplessità. 

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