STORIE - La Sposa fantasma del cimitero di Rocca di Papa per un San Valentino noir

Pubblicato: Venerdì, 14 Febbraio 2020 - G.B.

fantasma ilmamilioROCCA DI PAPA (storie) - La vicenda Ottocentesca di un amore straziato e mai consumato

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Oggi, nel giorno di San Valentino, abbiamo scelto di raccontare una storia romantica ma straziante, di una passione mai consumata, un amore rimasto nei sogni ma mai celebrato dalle nozze.

I cimiteri sono da sempre teatro di storie sinistre, nella letteratura e nel cinema, e la loro natura di luoghi sospesi tra la vita e la morte, dove i vivi incontrano in qualche modo i defunti, li rende affascinanti e spaventosi insieme.

Di giorno appaiono come luoghi di serenità, dove gli affanni della vita hanno trovato pace, ma di notte la loro natura inquieta si risveglia e le anime di coloro che non hanno trovato sollievo alla loro sofferenza nella vita terrena riemergono.

La storia della sposa del cimitero di Rocca di Papa, “San Sebastiano Martire”, rientra nella folta schiera di queste leggende. Si narra infatti che il campo santo sia infestato da una donna vissuta nell'Ottocento e che la poverina sia deceduta proprio il giorno del suo matrimonio. La giovane, innamorata ed entusiasta di diventare moglie dell'uomo che amava, morì misteriosamente e improvvisamente, per questo non si è mai rassegnata alla sua morte, a quell'amore che mai poté vivere. Si dice che il suo spettro vaghi nel cimitero ancora con l'abito candido e il velo di pizzo leggero.

Sarebbero numerose le testimonianze di chi afferma di aver intravisto un biancore evanescente tra gli alberi o di aver sentito qualcosa, magari uno strano brivido quando il cimitero era vuoto.

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Sono molti i film sentimentali che hanno al centro la perdita di uno degli innamorati come “Ghost” del 1990 in cui è però è il fidanzato ad essere ucciso in una rapina, o “La sposa fantasma” del 2008 e ancora “La sposa cadavere”, capolavoro di animazione di Tim Barton del 2005.

I fantasmi nell'immaginario popolare non sono sempre stati considerati creature pericolose o semplice superstizione, hanno avuto anche un posto nelle tradizioni e nei rituali delle persone, talvolta perfino come figure protettive che vegliano sulle famiglie. Quasi ogni regione in Italia ha infatti le sue “Dame bianche”, il canto doloroso delle sue donne inascoltate.

Anche il nostro splendido paese medievale ha la sua ghost story, il suo amore interrotto mai consolato.