Grottaferrata - Commissione Cultura, si dimettono anche Cocco e Pepe. Per quale motivo?

Pubblicato: Martedì, 11 Febbraio 2020 - redazione politica

GROTTAFERRATA (politica) - Continua il tumultuoso dopo commissione: ora la surroga al primo Consiglio utile

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Ieri 10 febbraio, sono state protocollate contestualmente sia dal consigliere Alessandro Cocco che dalla consigliera Giuseppina Pepe le dimissioni da componenti della VI commissione Cultura curiosamente datate 7 febbraio 2020 ossia il giorno dopo la celebrazione della commissione alla quale su diktat del sindaco non aveva partecipato la maggioranza ad eccezione del consigliere Massimiliano Di Giorgio che però non era componente.

Così dopo le dimissioni di Rita Consoli (esponente di fatto di maggioranza) messe a verbale durante la commissione si sono aggiunte quelle di Cocco e Pepe, ma pare senza dare alcuna motivazione. Siamo insomma alle solite.

Quello che avevamo ipotizzato si sta puntualmente verificando. Infatti è ormai palese la strategia del sindaco di emarginare ed isolare la consigliera Veronica Pavani rea di aver manifestato a più riprese la sua autonomia e contrarietà rispetto all'operato dell'Amministrazione. Amministrazione che oggettivamente  ha fatto ben poco in due anni e mezzo di governo.

Dalla costituzione del gruppo autonomo di diversi mesi fa al rifiuto di sottoscrivere il famoso documento politico farneticante e antidemocratico fino alla presentazione continua di interrogazioni pungenti accessi agli atti e mozioni, nonché la richiesta di verifica della incompatibilità di sindaco e consiglieri finita sul tavolo degli organi di controllo sovracomunali.

Probabilmente sono queste le azioni che hanno mandato su tutte le furie Andreotti (e alcuni consiglieri di maggioranza e minoranza) che infine ha proseguito la sua guerra senza quartiere con la formalizzazione della assurda richiesta di dimissioni alla Pavani da presidente della commissione. Azione che è parsa una vero abuso di potere che travalica ruoli e funzioni istituzionali al fine di epurare la consigliera dissidente. La Pavani ha declinato con una lunga nota tra l'altro puntualmente ripresa dalla nostra testata e ora la nuova risposta implacabile di Andreotti.

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Cosa accadrà adesso? La legge degli enti locali è chiara. Si dovrà procedere alla surroga dei dimissionari nel prossimo Consiglio. Ne vedremo delle belle. Ma una riflessione è d'obbligo. Cosa fa l'opposizione?

Possibile che neanche queste manovre da Prima Repubblica smuovono le coscienze dei consiglieri comunali di Grottaferrata? Forse ci aspettano delle importanti sorprese. Staremo a vedere. Una cosa è certa. A Grottaferrata le istituzioni sono state svilite e svuotate e l'emergenza democratica è sotto gli occhi di tutti.

Ma l'importante è garantire feste e festicciole, così care a Grottaferrata.