Cecchina, all'Istituto Comprensivo il progetto "Armonia nelle Relazioni". La musica come unione ed educazione

Pubblicato: Domenica, 09 Febbraio 2020 - redazione attualità
 
  •  ALBANO LAZIALE (attualità) - In collaborazione con i servizi sociali
     
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    Anche quest’anno alcune classi dell’I.C. “Albano loc. Cecchina” hanno aderito al progetto “Armonia nelle relazioni”, ideato e condotto da Maria Gregoria Dimaglie e da Livio Ricci, nell’ambito delle attività dei servizi Sociali Comunali, in collaborazione con la Coop. Prassi e Ricerca ONLUS.
     
    Gli alunni della prima B e della seconda C della secondaria di primo grado, con entusiasmo e vivo interesse, hanno seguito le lezioni di Maria Gregoria e Livio. I temi trattati sono stati gli stereotipi, i luoghi comuni, la condivisione, l’empatia, il rispetto delle regole, per vivere in armonia con se stessi e con gli altri. Gli incontri, per ogni classe, sono stati tre, di due ore ciascuno, e canale privilegiato del lavoro sono stati i giochi psicologici in gruppo e la musica.
     
    Maria Gregoria, con la sua simpatia e la sua grinta, ha fatto capire l’importanza della voce quale strumento fondamentale per esprimere le nostre emozioni ed i nostri stati d’animo; la voce è un’espressione emotiva. Attraverso il suono della voce e della musica in generale, esprimiamo il nostro essere più intimo e profondo, le nostre emozioni più autentiche; guidati dalla melodia, il corpo e la mente si muovono in perfetta armonia tra loro. Il progetto ha affascinato tutti gli alunni, che si sono sentiti liberi di esprimere se stessi, superando le barriere del pregiudizio e degli stereotipi.
     
     
    Ognuno si è paragonato ad uno strumento musicale: alcuni si sono sentiti nostalgici come il suono del violino, altri energici come il rullio dei tamburi della batteria, altri rotondi e vari come il suono della chitarra. Anche i professori Paola Aiello e Ciro Di Donna, con l’aec Giusi Caramia, hanno partecipato alle attività del progetto, perché convinti dell’importanza della musica quale mezzo di comunicazione. “La musica non è mai sola”, diceva il compositore Luciano Berio. Essa nasce e si articola in molteplici forme e con diverse funzioni, ovunque esista vita e comunicazione umana. La musica, anche quando non trasmette un messaggio specifico e traducibile in parole, dice qualcosa che riflette e interagisce con il contesto sociale nel quale è generata. La musica è un “suono umanamente organizzato e la sua funzione profonda è quella di incrementare la qualità dell’esperienza individuale e delle relazioni umane all’interno della comunità.
     
    La musica fa rispettare ed apprezzare le diversità: come in un’orchestra ogni strumento ha il suo ruolo e la sua importanza, così, nella società, ognuno di noi ha una sua personalità, ma deve rispettare le regole, ascoltare l’altro, per vivere in armonia e non “essere fuori di chiave”. Il mondo di oggi è sommerso da rumori della civiltà industrializzata che non hanno alcuna funzione comunicativa; ecco perché “un madrigale di Gesualdo o una passione di Bach, una melodia indiana o un canto africano, il Wozzeck di Berg o il War Requiem di Britten, un gamelan balinese, un’opera cantonese o una sinfonia di Mozart, Beethoven o Mahler possono essere profondamente necessari alla sopravvivenza umana”.
     
    La musica, trascendendo le singole realtà, unisce in un’unica anima le persone, ovunque esse siano. La musica non ha un linguaggio che varia a seconda delle nazioni, ma dispone di un linguaggio universale, capace di distruggere ogni barriera culturale. Come sosteneva Aristotele, "la musica, non va praticata per un unico tipo di beneficio che da essa può derivare, ma per usi molteplici, poiché può servire per l'educazione, per procurare la catarsi e, in terzo luogo, per la ricreazione, il sollievo e il riposo dallo sforzo".
     
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