Coronavirus, Burioni: "Mortalità 3% altissima. Ora dobbiamo affrontarlo con la scienza e con quello che abbiamo"

Pubblicato: Mercoledì, 29 Gennaio 2020 - redazione attualità

corona virus diffusione ilmamilioROMA (attualità) - Parla il noto virologo ancora ospite di Radio Cusano Campus

ilmamilio.it - nota stampa

Riguardo il tema del Coronavirus cinese il Prof. Roberto Burioni è intervenuto nel corso del programma "Genetica Oggi" condotto da Andrea Lupoli su Radio Cusano Campus.

"Spero di sbagliarmi ma non credo che il vaccino contro il coronavirus possa essere pronto entro un anno o comunque molti mesi. Ho la sensazione che questa epidemia dovremo affrontarla con quello che abbiamo. Non abbiamo farmaci, non abbiamo vaccini ma abbiamo la possibilità di fare diagnosi e noi in Europa dobbiamo mettere tutto il nostro impegno nell'ostacolare la diffusione".

"Il virus in Italia non c'è, quello che bisogna fare è non andare in Cina o in altre zone in cui il virus è presente e verificare le persone che tornano dai luoghi contaminati"

"Riguardo i seimila casi questo è un numero che non sta nè in cielo nè in terra. Come minimo ci va un altro zero, come minimo. Dalla Cina non arrivano purtroppo dati attendibili. La mortalità del 3%, come detto da alcuni, sarebbe una mortalità altissima. Se una malattia ha il 3% di mortalità ed è molto diffusa è una catastrofe, non è poco, noi speriamo sia molto di meno. La Spagnola nel 1918 ha avuto una mortalità fra il 2 e il 3% Spero sia più bassa alla luce di tanti casi non diagnosticati e che sfuggono al controllo cinese”.

"E' di oggi una comunicazione del governo indiano che consiglia l'omeopatia per contrastare l'infezione da coronavirus, questa volta non si scherza più, questa volta entra in gioco il darwinismo se qualcuno fa il cretino. Quello che ci può salvare la pelle è la scienza e nient'altro”.