Inquinamento a Ciampino: Diritti in Comune presenta il report sulla qualità dell'aria

Pubblicato: Mercoledì, 15 Gennaio 2020 - Silvia Martone

diritti ciampino inquinamento ilmamilioCIAMPINO (attualità) - Una lettura critica e attenta dei dati smentisce l’assessore Cappello e un’impostazione più vicina ai cittadini e alla salute pubblica sarebbe la soluzione

ilmamilio.it - contenuto esclusivo

Come annunciato ieri da ilmamilio.it, a valle del comunicato dell’Assessore Cappello, si è svolta oggi una conferenza stampa della coalizione Diritti in Comune per presentare un documento sulla qualità dell’aria a Ciampino.

Diritti in Comune oltre a far valere le proprie posizioni politiche, espone in un documento in 5 pagine alcuni numeri e fatti mirati a scardinare il pensiero di Folco Cappello e dell’Amministrazione tutta.

In particolare, si legge nel report, la qualità dell’aria è un argomento complesso che richiede attenzione e l’abbandono degli slogan. Ad esempio è importante sottolineare che la qualità dell’aria non è misura di un solo parametro (i.e. PM10) e relativo numero degli sforamenti, bensì il risultato dell’analisi sistemica di una serie di inquinanti i cui livelli non sono necessariamente collegati tra loro, né ascrivibili alla stessa sorgente”.

Si devono tenere in considerazione altri inquinanti, come il diossido di azoto (NO2) e altri particolati oltre al PM10, come ad esempio il PM2.5 che è un indicatore del rischio generale associato all’esposizione di particolato molto significativo, ma che le centraline poste a Ciampino, ormai obsolete, non monitorano.

Si legge ancora nel documento che “la Regione opera la classificazione ai fini della qualità dell'intero territorio regionale sulla base dei livelli degli inquinanti in un quinquennio. L'ultima classificazione fatta nell'ottobre del 2016, che riguarda i dati del periodo 2011-2015, ha elevato in classe 1 il Comune di Ciampino, ossia quelli con più elevato grado di inquinamento atmosferico determinato dai superamenti dei limiti di legge degli inquinanti (PM10 e NO2), che è bene ricordare essere anche limiti sanitari”.

Pertanto, una lettura attenta dei dati, porta ad evidenze ben altro che confortanti, e lontane da quelle del sereno Cappello.

Diritti in Comune, ammonisce anche sul fatto che sebbene talvolta i limiti di legge indichino determinati parametri, la comunità scientifica mette in allerta rispetto alle percentuali di inquinanti dell’aria e sulle possibili conseguenza di questi sulla salute umana. A tal riguardo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), suggerisce per il PM10 come concentrazione di riferimento per il benessere umano 20 μg/m³ per la media annuale. La normativa consente dei limiti di legge di 40 μg/m³, ovvero entro questi limiti non si ricorre a sanzioni. Quindi il doppio di quanto la salute può ben tollerare. E stando ai dati, Ciampino di attesta ad valore medio negli ultimi dieci anni intorno ai 30 μg/m3. Pertanto sebbene si rispetti la legge, si rispetta un po’ meno la salute delle persone. E seppure questi dati sono nella media delle zone limitrofe al Comune di Ciampino, è opportuno essere cauti e non gioire.

Diritti in comune, suggerisce piuttosto tutta una serie di misure che renderebbero Ciampino una città davvero a misura d’uomo e all’avanguardia: "Non è più tempo di studiare soluzioni ma noi crediamo che sia giunto il tempo di METTERE IN CAMPO delle proposte radicalmente in discontinuità col passato, a partire da azioni orientate al rafforzamento della mobilità sostenibile (e.g. percorsi ciclo pedonali, bike sharing, etc.) passando per il potenziamento del trasporto pubblico locale, e soprattutto da un confronto non più rimandabile con FS e con Roma Metropolitana per il potenziamento della linea ferroviaria e del trasporto verso la capitale”.

germano8 ilmamilio