Grottaferrata - Nuovo blitz di Andreotti: "Cara Pavani, dimettiti da presidente di commissione". La replica della consigliera

Pubblicato: Martedì, 07 Gennaio 2020 - redazione politica

GROTTAFERRATA (politica) - Il sindaco "prende atto" dell'uscita dalla maggioranza della consigliera e ne chiede la testa per questioni di "coerenza ed opportunità politica"

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Forse convinto di poter disporre della volontà dei consiglieri seduti in Aula a proprio piacimento, il sindaco Luciano Andreotti ha inteso inaugurare l'anno 2020 con un documento che ha davvero pochi, pochissimi precedenti.

Una lettera che, protocollata lo scorso venerdì 3 gennaio, di fatto è sulla medesima lunghezza d'onda e d'azione di quanto Andreotti fece firmare ai suoi consiglieri di maggioranza in ottobre: in quell'occasione si trattò di un atto di completa sottomissione politica ai voleri del sindaco-re.

LEGGI Grottaferrata - Il folle documento di Re Andreotti, la grottesca riunione e l'accordo con le ex "dure e pure"

Probabilmente convinto, dunque, di poter disporre di chi siede in Aula secondo i propri desiderata (e l'atteggiamento di alcuni consiglieri tutto sommato legittima questo comportamento), Andreotti ha insomma deciso di estromettere definitivamente Veronica Pavani dalla sua maggioranza (con una "presa d'atto") chiedendole anche le dimissioni da presidente della IV commissione consiliare.

Una cosa probabilmente mai vista. Basta leggere la lettera per comprenderlo.lettera andreotti grottaferrata ilmamilio

Il sindaco, insomma, "prende atto dell'uscita dalla maggioranza" della Pavani e ne chiede - per questioni di coerenza ed opportunità politica - le dimissioni da presidente della commissione.

Coerenza, trasparenza ed opportunità politica. Belle, straordinarie parole. Ma ci torneremo nei prossimi giorni, parlando di renne ed alberi di Natale.

La diretta interessata, Veronica Pavani, da mesi in posizione ipercritica nei confronti del sindaco, non ha tardato a replicare al sindaco con una lunga nota ricevuta, oltre che dal diretto interessato, anche dalla presidente del Consiglio Passini e dai componenti della IV commissione consiliare.

"Caro Sindaco - scrive la Pavani - in riferimento alla tua nota numero 164 del 3 gennaio 2020 comunico quanto segue.

 Come ti ho più volte edotto, sia in via personale che in via formale, la mia posizione di autonomia da tempo assunta in Consiglio comunale trova le sue ragioni politiche nella presa d'atto del graduale ed inesorabile tuo allontanamento dagli obiettivi e dalle priorità previste dal programma elettorale con cui ci siamo candidati per governare questa città e che è stato altresì approvato, successivamente al nostro insediamento, da questo Consiglio comunale. Quel programma è da me tuttora condiviso e ritenuto il vero faro che deve guidare l'azione presente e futura di questa amministrazione. Pertanto, mantenendo fede all'impegno assunto con i cittadini durante la campagna elettorale, ho deciso di proseguire in via autonoma questa avventura amministrativa, confidando peraltro in un tuo possibilie ravvedimento non solo da talune scelte politiche poco lungimiranti assunte in questi ultimi otto mesi di stallo amministrativo, ma anche da alcuni tuoi atteggiamenti individualistici ed anti-democratici che, a lungo andare, costituiscono il germe dell'auto-distruzione di qualunque progetto politico (presente e futuro) e di qualsiasi maggioranza di governo.
Ti ricordo altresì che risulto essere la quarta candidata più votata della lista di cui sopra e dunque credo proprio che dovresti essere grato anche alla sottoscritta per il contributo fornito ai fini della tua elezione di Sindaco. 
Con l'occasione ti invito anche ad assumere nei miei riguardi un atteggiamento di maggiore rispetto personale ed istituzionale, diversamente da quanto mostrato fin qui da te e da alcuni tuoi "fedelissimi" consiglieri. Mi auguro vivamente che ti astenga dal perdurare in questi atteggiamenti autoritari ed irriguardosi che non fanno altro che peggiorare la tua immagine pubblica.
Le nostre sopravvenute divergenze di natura politica, tuttavia, non hanno influito e non influiranno sulla responsabilità e correttezza istituzionali con cui ho seguito ed intendo continuare a seguire i lavori della VI commissione. La mia posizione di autonomia, infatti, è garanzia di imparzialità propia di una presidenza di commissione.
Peraltro, ti rammento che, nella fattispecie, si tratta di una carica elettiva di esclusiva competenza consiliare come stabilito dalle normative vigenti. Ai soli fini collaborativi e con l'unico obiettivo di rendere i lavori di questa commissione utili all'azione amministrativa, per quanto attiene alle questioni di specifica competenza, sono a chiederti se esista ancora un assessorato alla cultura nella giunta di governo visto che da maggio 2019, nonostante varie e ripetute richieste effetuate de visu e rimaste inascoltate, non ricevo atti o comunicazioni in materia di cultura o di turismo da inserire nell'ordine del giorno della suddetta commissione che, per tali ragioni, da allora non è stata più convocata.
 
Prendo atto con sorpresa che ad oggi non ci sono notizie riguardanti le attività della consulta della cultura cosi come si sono perse le tracce dei rapporti con il Polo Museale per quanto attiene la possibilità  di usufruire di alcuni spazi dell'Abbazia per lo svolgimento di attività culturali. È umiliante vedere alcune associazioni privatistiche di Grottaferrata ottenere con merito le autorizzazioni per l'organizzazione e lo svolgimento di manifestazioni nell'Abbazia, mentre al nostro comune rimane preclusa qualsiasi possibilità. L'amministrazione resta inebetita da mesi a guardare... Ma a guardare cosa? I problemi burocratici esistono solo per il comune o piuttosto siamo di fronte ad un esempio lampante di superficialità ed incapacità amministrativa?
Inoltre ci tengo a ribadire che non è stato ritenuto opportuno dalla tua giunta rendere edotti i consiglieri membri di questa commissione, e tanto meno il presidente, circa i criteri ed i programmi delle attività organizzate per l'estate, per il settembre e per il Natale. Forse l'assessore competente ha avuto altre priorità o forse la totale assenza di una precisa politica culturale da parte di questa aministrazione ha condotto alla scelta strategica di esternalizzare ai privati (peraltro, in taluni casi, con buoni risultati legati esclusivamente al loro merito) l'organizzazione estemporanea di gran parte degli eventi or ora accennati.
Come ben sai Sindaco, il nostro programma elettorale è incentrato su tematiche culturali e sulla necessità di trasformare Grottaferrata in una città della cultura, favorendo così la valorizzazione del suo importante patrimonio archeologico ed artistico. Oggi, ahimè, di tutto questo non c'è traccia e l'unica parola d'ordine che sento è "rigenerazione urbana".
Capisco che l'"urbanistica" sia una tua "passione", ma ti prego di valutare anche la coerenza delle priorità che la giunta intende assumere con le promesse e gli intendimenti da tutti noi professati non solo in campagna elettorale, ma anche durante il primo anno e mezzo di governo.    
Ricordo a tal proposito che è stata buona abitudine di questa amministrazione, fin dai primi mesi di attività, condividere in commissione anche criteri, programmi e azioni di competenza della giunta al fine di concretizzare una forma lodevole di condivisione e di ampia partecipazione alle scelte di governo in materia di cultura, turismo e, in senso generale, di politiche educative. Evidenzio, pertanto, la necessità di tornare alle buone abitudini, essendo tale virtuosa consuetudine bruscamente interrottasi da oltre otto mesi non per mia responsabilità.
 La nostra città, ne sono convinta, non ha solo bisogno di una "competente" (e mi auguro anche "trasparente" e realmente "partecipata") pianificazione urbanistica volta (lo spero!) a contenere il consumo di suolo, come da impegni elettorali assunti da te Sindaco e purtoppo ancora non attuati, ma credo, parallelamente, anche di una autentica e lungimirante "visione" culturale che ricollochi la nostra città all'altezza della sua storia e del suo patrimonio artistico. E' questa la grammatica fondamentale che caratterizza le finalità principali del mio impegno politico all'interno del Consiglio comunale.
Certa di poter contare sulla tua comprensione e sul tuo senso delle istituzioni, ti rassicuro nella mia volontà di continuare a svolgere il mio dovere con serietà, trasparenza e imparzialità

Cordialmente

Pavani Veronica".

Commenti  

# specchiospecchio 2020-01-08 10:29
delle mie brame, chi è S.I. ?
Non rimane che sottoporli alla I.C. !
Colpevoli o testimoni di un evento traumatico che non ricordano?
La memoria in questa pOLITICA fa brutti scherzi :oops:
Per noi in questa pantomima tutta local il coacervo di situazioni paesane è il denominatore comune
Se la redazione avesse intenzione di sottoporre la controversia a sondaggio ..... :cry: desista ;-)
L'ultima frontiera per far rivivere ai protagonisti è
"l'intervista cognitiva" fa ricordare tutto :eek:
Il fatti più in là del cinico17 ricorda i fratelli bandiera
La risposta della new passionaria, è da controversia tra EX conviventi al momento della "spartizione" delle eredità :oops: :oops:
Anziché un sondaggino
Anziché un avvocato divorzista
Anziché una mediazione
A questi ci vorrebbe un VERO amico che dicesse loro:
siate seri e tornatevene a casa tra gli affetti che perdonano tutto e tutti
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