Rocca di Papa, comunali: ci si muove a gruppi. Con molta confusione

Pubblicato: Venerdì, 03 Gennaio 2020 - redazione politica

 

ROCCA DI PAPA (politica) – A cinque mesi dalle comunali si tenta un quadro della situazione

ilmamilio.it

A Rocca di Papa le comunali si avvicinano, ma il quadro generale resta piuttosto confuso. Al momento non ci sono candidature ufficiali e neanche si scorgono. Si può tentare, comunque, un primo monitoraggio dei gruppi in potenziale competizione.

Nel centrosinistra ci sono almeno tre anime che potrebbero fare sintesi, ma al momento di discute ancora sull’accordo. L’idea è quella di presentare un gruppo di liste civiche con un candidato che possa mettere d'accordo tutti. Impresa non facile. I nomi che circolano sono molti: Bruno Petrolati, Elisa Pucci e Francesco Casciotti per l’area del movimento ‘Amo Rocca di Papa’, Andrea Croce nel PD. A non facilitare il compito di questi ambiti sono anche le scorie del 2016, quando il PD e la sua area capitolarono travolti dall’ondata di Emanuele Crestini tra divisioni e liti mai del tutto rimarginate. Quadro di difficile composizione, ma c'è ancora del tempo.

In zona centrodestra tiene banco la Lega. Proprio in questi giorni sta circolando insistentemente l’ipotesi di un 'mister X' che potrebbe fare da apripista ad una coalizione che tende, almeno nelle intenzioni, ad inglobare anche Fratelli d’Italia, ciò che resta di Forza Italia e Cambiamo, più area civica.

Da verificare, inoltre, i vari collocamenti di Lorenzo Romei, Massimiliano Calcagni, Massimo Saba (che ha ritirato la sua candidatura, ma non è detto che non ci ripensi o che comunque partecipi a qualche progetto) e Ottavio Atripaldi (quest’ultimo corteggiato su più fronti per una candidatura a sindaco).

Infine ‘Insieme per Rocca di Papa’: in questo caso c’è da comprendere ancora se si tenterà una strada autonoma in nome della continuità del progetto del 2016 nato con Emanuele Crestini, magari comprendendo un nuovo progetto civico, o se ci si aggregherà in qualche coalizione. Nel primo caso il nome di Veronica Cimino è ancora spendibile. A meno che non si stiano pensando altre strade.

Va chiarito che questo scenario è destinato a mutare ancora. Giugno, mese probabile per il voto, è ancora abbastanza distante. Tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo, al di là di questo, tutto dovrebbe iniziare a chiarirsi. All’interno di un momento politico comunque molto complicato.

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