Esplosione di Rocca di Papa: a 6 mesi dalla tragedia non si conosce ancora la verità

Pubblicato: Sabato, 14 Dicembre 2019 - redazione cronaca

ROCCA DI PAPA (cronaca) - Il 10 giugno una fuga di gas provocava l'esposione del Municipio e, pochi giorni dopo, la morte di Vincenzo Eleuteri e del sindaco Emanuele Crestini. Il lavoro degli inquirenti continua

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Poche settimane fa, come noto, gli inquirenti hanno chiesto altri mesi di tempo per le indagini preliminari per ricostruire quanto accaduto in quel drammatico 10 giugno 2019.

Quel mattino verso le 11,20, come noto, la fuga di gas provocata poco prima dai lavori in esecuzione lungo corso Costituente, portò all'esplosione del Municipio. Una devastazione totale, col palazzo comunale che bruciò per ore prima che le fiamme dopo il lungo lavoro dei pompieri fossero definitivamente spente. Diversi furono i feriti e tra questi anche una bambina di pochi anni che si trovava nella vicina scuola comunale.

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L'esplosione provocò, a pochi giorni di distanza, la morte di Vincenzo Eleuteri (il 16 giugno) e del sindaco Emanuele Crestini (il 20 giugno). Una tragedia senza fine.

A sei mesi di distanza, dunque, non è stata ancora conclusa la prima complicata fase inquirente. La verità su quanto accaduto in quelle ore, quelle che precedettero l'esplosione, deve essere ancora scritta: un prolungamento delle indagini che tra le sue conseguenze ha anche prodotto l'impossibilità di provvedere al dissequestro dell'area della tragedia.

Una ferita profondissima, un lutto ancora in difficile fase di elaborazione, un colpo durissimo per le famiglie travolte dalla tragedia privata ma anche per l'intera comunità roccheggiana.

Una tragedia che continua a dominare molte delle dinamiche cittadine, non ultime quelle politiche alla vigilia di una campagna elettorale che si preannuncia come la più dura e difficile di sempre.

In attesa che gli inquirenti completino il loro non facile lavoro per stabilire lo svolgersi dei fatti e per procedere all'archiviazione dell'inchiesta o, di contro, al rinvio a giudizio degli attuali indagati e di possibili ulteriori soggetti, i fatti del 10 giugno continuano ad aleggiare come uno spettro sulla vita roccheggiana.

Una vicenda, dunque, ancora tutta da chiudere e che provoca ancora tanto dolore. Una pagina che, inevitabilmente, Rocca di Papa non riesce ancora a lasciarsi alle spalle.

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