Ciampino, Abbondati: "Ambiente Spa vuole saldati i crediti per 2 milioni"

Pubblicato: Martedì, 19 Settembre 2017 - redazione politica

CIAMPINO (politica) - Una nota da parte del consigliere di opposizione

ilmamilio.it -  comunicato stampa

“Ambi.En.Te. SpA, la partecipata che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, avrebbe intenzione di avviare una controversia legale con il Comune, per il riconoscimento di oltre 2milioni di euro di crediti che dichiara di vantare nei confronti dell’Ente. Se ciò fosse vero, ci troveremmo difronte ad una vera e propria schizofrenia politico amministrativa, con il Sindaco Terzulli, rappresentante legale del Comune nell’assemblea dei soci, costretto a difendersi dalla Società di cui è socio/proprietario al 99%”.

selasai mam

E’ quanto dichiara in una nota il Capogruppo di Sel –tutta un’altra storia Guglielmo Abbondati che già alla fine di Luglio aveva indirizzato una richiesta di chiarimenti all’Amministrazione in merito alla mancata riconciliazione debiti/crediti con la Società.

“Più volte il collegio dei Revisori dei Conti– spiega Abbondati – aveva sollecitato l’Amministrazione ad operare in tal senso. Ora entro la fine del mese si dovrà approvare il bilancio consolidato del Comune e per quella data l’Amministrazione sarà chiamata a risolvere questa querelle, che dura da qualche anno. Il Dirigente responsabile del Comune, in una nota del 27 Aprile scorso, avrebbe ritenuto non dovuta la somma di 1.137.370,82 alla Società, che adesso avrebbe chiesto anche 1milione di euro d’interessi per ritardato pagamento”. “Ricordo che Ambi.En.Te. SpA, è affidataria per nove anni in via diretta, mediante il sistema dell’house providing, dell'appalto che per la sua valenza di carattere economico risulta essere il più rilevante, oltre 48milioni di euro, mai affidato nella storia del Comune di Ciampino. Sarebbe assai singolare – conclude Abbondati - che domani il Comune si trovasse trascinato in un contenzioso giudiziario dalla propria partecipata, anche tenendo conto del pesante disavanzo amministrativo che l’Amministrazione Terzulli è obbligata a ripianare da qui fino alla fine del suo mandato. Dimostrazione evidente di come le partecipate comunali siano ormai totalmente fuori dal controllo della proprietà”.